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Giovedì, 18 Aprile 2024

Emergenza criminalità a Licata, il capitano Lucarelli: "Lavoriamo per una terra di legalità”

Due delle persone raggiunte dalle misure cautelari sono le stesse che sono sotto inchiesta per le torture ad alcuni disabili

“Noi ci siamo e possiamo aiutare a creare una terra dove vince la legalità e dove si sceglie di vivere onestamente. A Licata ci sono molte persone che vogliono questo e noi vogliamo, con tutti i nostri sforzi, dare una risposta ai cittadini onesti”. Così - ai microfoni di AgrigentoNotizie - ha parlato il capitano Francesco Lucarelli, comandante della compagnia carabinieri di Licata a margine della conferenza sull’operazione antidroga che ha disarticolato una organizzazione familiare dedita allo spaccio di stupefacenti. 

Ragazzini usati come vedette per segnalare gli "sbirri", donne che preparavano le dosi e smercio a pieno ritmo per le vie di Licata
Ragazzini usati come vedette per segnalare gli "sbirri", donne che preparavano le dosi e smercio a pieno ritmo per le vie di Licata

 

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Uno degli arrestati di origine campana, secondo quanto ribadito dal tenente Carmelo Caccetta che guida il Norm di Licata, dal carcere Petrusa dove è detenuto, con un telefono cellullare avrebbe continuato a coordinare le attività di spaccio e ad importare nella città del Faro, il collaudato sistema in uso nel quartiere napoletano di Scampia, ovvero quello di sorveglianze con la presenza  delle vedette che avvertivano gli spacciatori della eventuale presenza delle forze dell’ordine. 

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