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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Aragona

Incarico revocato per rappresaglie? I testi difendono il sindaco: "No, c'erano troppi dirigenti"

L'ex assessore Francesco Maria Morreale e il presidente del consiglio comunale Gioacchino Volpe giustificano Pendolino: "C'erano dieci uffici per 9 mila abitati"

"Non ci fu alcuna volontà di penalizzarlo, semplicemente andava ottimizzata la macchina burocratica del Comune perchè nel 2017, quando il sindaco si è insediato, ha trovato dieci dirigenti in un paese di 9 mila abitati. Erano decisamente troppi e sono stati rivisti gli incarichi".

L'ex assessore all'Urbanistica, Francesco Maria Morreale, e il presidente del consiglio comunale Gioacchino Volpe difendono il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, finito a processo con l'accusa di abuso di abuso di ufficio perchè avrebbe fatto delle pressioni contro l'ingegnere Salvatore Chiarelli che non si era prestato ad assecondare alcune sue richieste tanto da vedersi revocato l'incarico dirigenziale.

Il primo cittadino, in particolare, secondo l'accusa avrebbe cercato di costringerlo a mettere le carte in regola su un immobile abusivo e consentire, quindi, a una parente di venderlo. Le pressioni di Pendolino sarebbero state finalizzate anche a revocare la consistente sanzione amministrativa che, per prassi, viene comminata dagli uffici quando si accertano violazioni edilizie.

Il dirigente ha denunciato il sindaco e si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante: al processo, in corso davanti ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, ha confermato le accuse.

Ieri, fra gli altri, sono stati ascoltati i due esponenti politici cittadini - citati dai difensori del sindaco, gli avvocati Loredana Danile e Donatella Miceli - che hanno dato una spiegazione diversa alla rimozione dall'incarico di Chiarelli. 

"Nulla di personale, solo una scelta frutto di accorpamenti tecnici". 

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