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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le indagini / Aragona

Maxi furto in chiesa: oggetti sacri messi in vendita su siti internet, denunciato 35enne

Svolta dell'attività investigativa dei carabinieri: l'uomo, rintracciato ed identificato dai carabinieri, dovrà adesso rispondere dell'ipotesi di reato di ricettazione

L'inchiesta sul furto di numerosi oggetti sacri alla chiesa Madonna del Rosario, di piazza Umberto I ad Aragona, è arrivata ad una svolta. I carabinieri della stazione cittadina sono riusciti a ritrovare parte della refurtiva: calici, piviali, pissidi. Oggetti che erano stati messi in vendita su un paio di famosi siti internet. Un trentacinquenne di Aragona è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Dovrà rispondere adesso dell’ipotesi di reato di ricettazione. L’inchiesta era stata aperta, naturalmente, per furto. Non c’è però nessuna prova che a rubare quegli oggetti sacri sia stato il giovane aragonese che è stato però, appunto, trovato in possesso di parte della refurtiva, motivo per il quale s’è configurata la fattispecie di ricettazione.

Hanno portato via calici, piviali, pissidi e stole: maxi furto alla chiesa Madonna del Rosario

A denunciare il furto, nelle scorse settimane, era stato don Angelo Chillura, arciprete della chiesa Madonna del Rosario, che s’è, appunto, rivolto alla stazione dei militari dell’Arma di Aragona che è coordinata dal luogotenente cariche speciali Paolino Scibetta. Il furto – secondo quanto emerse al momento della denuncia – non è chiaro, non con precisione, quando venne messo a segno: certamente fra novembre dello scorso anno e il mese di marzo di quest’anno. Qualcuno, forse più persone, senza essere visti, né tantomeno sentito, riuscì appunto a portar via calici, piviali, pissidi e stole. Numerosi oggetti sacri che risultano essere, fra l’altro, sottoposti alla tutela culturale e storica. Il danno provocato non fu quantificato nell’esatto ammontare e non risultò essere coperto da nessuna polizza assicurativa. Incamerata la denuncia di furto, a carico di ignoti, i carabinieri di Aragona si sono subito messi al lavoro. Hanno cercato indizi e riscontri e sono finiti – investigando – per ritrovare alcuni oggetti sacri, che sembravano essere proprio quelli rubati alla chiesa Madonna del Rosario, in vendita su dei siti internet. Non è chiaro se il venditore sia stato immediatamente, in maniera fulminea, identificato. Potrebbe infatti aver utilizzato un nome di fantasia. E’ certo però che, qualunque sia stato l’alias utilizzato per le compravendite su internet, i carabinieri di Aragona sono riusciti ad arrivare alla vera identità di chi era in possesso di quei preziosi oggetti sacri. Oggetti che, appunto, sono stati recuperati e restituiti all’arciprete del paese: don Angelo Chillura. A carico del trentacinquenne è stata, invece, formalizzata una denuncia alla Procura.

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