Rissa a coltellate in discoteca, l'organizzatore della serata: "Perchè non sono intervenuto? Mi ammazzavano"
Un giovane ammette in aula di essere rimasto a osservare e rivela: "Ecco perchè è scoppiata la bagarre"
“Ho organizzato quella festa, gli addetti alla sicurezza mi erano stati segnalati da alcuni amici. E' scoppiata una bagarre perché in tanti sono entrati senza pagare, quando si è scatenato l'inferno ero in terrazza e ho assistito alla scena dall'alto. Perché non sono intervenuto? Mi dovevo fare ammazzare pure io?". Vincenzo Mula, il giovane che, il 23 febbraio del 2013, organizzò una serata danzante in un locale di Aragona, dove scoppiò una zuffa al culmine della quale un giovane fu accoltellato, ammette candidamente di avere assistito alla scena senza intervenire. "Se ho chiamato i carabinieri? No - risponde al pm Antonella Pandolfi - perché so che erano stati chiamati da altri ragazzi".
Il processo è quello a carico di Diego Pletto, 36 anni, Luigi Luparello, 28 anni, e Alessio Bonsignore, 26 anni. La zuffa sarebbe avvenuta davanti a un ristorante-pizzeria di Aragona che per quella serata era stato adibito abusivamente a discoteca e in cui andarono centinaia di avventori. Pletto sarebbe stato ingaggiato dai titolari del locale “La Collina” come buttafuori in nero e, sembrerebbe, durante una rissa, avrebbe estratto un coltello colpendo Luparello all’addome: il giovane si salvò, pur perdendo un rene, dopo numerosi interventi chirurgici. Il solo Pletto, difeso dall'avvocato Giuseppe Barba, risponde dell'accusa di tentato omicidio mentre gli altri due sono accusati di rissa.