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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il provvedimento / Aragona

Condannato per abuso d'ufficio, Prefettura sospende il sindaco di Aragona

A siglare il provvedimento, che avrà valore per i prossimi 18 mesi, è stato il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. L'atto di sospensione è stato già trasmesso allo stesso Pendolino, alla giunta comunale e ai consiglieri

Il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, condannato ieri per abuso d'ufficio, è stato sospeso per effetto della legge Severino. A siglare il provvedimento, che avrà valore per i prossimi 18 mesi, è stato il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. L'atto di sospensione è stato già trasmesso allo stesso Pendolino, alla giunta comunale e ai consiglieri. 

Le redini dell'amministrazione comunale sarebbero dovute passare al vice sindaco, Nino Contino, ma ieri, stessa giornata della sentenza di condanna a 5 mesi e 10 giorni emessa dai giudici della prima sezione penale del tribunale della città dei Templi, Pendolino ha revocato la carica di vice sindaco. Una revoca che "muove dall'esigenza di dare un nuovo assetto politico alla composizione della Giunta, sempre nell'ottica - è stato scritto - di assicurare la massima funzionalità". Contino resterà naturalmente assessore comunale di Aragona. 

"Revocò capo Utc che non favorì una parente": condannato sindaco di Aragona

Adesso chi governerà Aragona, mancando appunto il vice sindaco, dipende da quello che è previsto nello statuto comunale. 

Condannato per abuso d'ufficio, Pendolino revoca la carica di vice sindaco a Nino Contino

Pendolino, riconfermato sindaco lo scorso 12 giugno e candidato non eletto alle elezioni regionali del 25 settembre, è stato riconosciuto colpevole di avere commesso un abuso nel rimuovere dall'incarico l'ingegnere Salvatore Chiarelli, "colpevole" di non essersi prestato ad assecondare alcune sue richieste. 

In particolare, secondo l'accusa, avrebbe cercato di costringere l'allora responsabile dell'ufficio tecnico a mettere le carte in regola su un immobile abusivo e consentire, quindi, a una parente di venderlo. Le pressioni di Pendolino sarebbero state finalizzate anche a revocare la consistente sanzione amministrativa che, per prassi, viene comminata dagli uffici quando si accertano violazioni edilizie. Il dirigente ha denunciato il sindaco e si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante: i giudici hanno stabilito che dovrà risarcirlo. 

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