Violenze a Licata, l’appello dei carabinieri: "Serve il contributo di tutti per il riscatto sociale”
Il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Vittorio Stingo, è tornato a chiedere la cooperazione della società civile nel processo di contrasto ai diffusi episodi di illegalità
“Le forze di polizia e le istituzioni che iniziano a dialogare per evidenziare il disagio sociale ed arrestare la piaga, cercando di capire qual è il reale malessere e come risolverlo. Perché il disagio sociale che è diffuso a Licata è dovuto ad una molteplicità di fattori che vanno dalla disoccupazione alla non frequentazione della scuola, ormai da diversi mesi, di molti ragazzi che stanno per strada e da un diffuso utilizzo di sostanze stupefacenti". E' con queste parole che il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, il colonnello Vittorio Stingo, ha analizzato quanto sta avvenendo - da tempo ormai - a Licata.
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"Bisogna considerare proprio anche il diffuso uso di sostanze stupefacenti da parte di ragazzi sempre più giovani come dodicenni o tredicenni che si fermano a fumare e assumere anche sostanze più pesanti. Noi non dobbiamo soltanto arrestare e bloccare ma vogliamo - ha evidenziato il colonnello Stingo - curare e per farlo dobbiamo essere tutti insieme con le istituzioni: la chiesa i cittadini e la stampa per riuscire a veicolare un messaggio di positività e giungere ad un miglioramento di crescita sociale”.