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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ribera

Tentato omicidio di un tabaccaio, negati i domiciliari a Cardillo: resta in carcere

A deciderlo confermando la decisione del tribunale di Sciacca, anche il tribunale della Libertà di Palermo

Antonio Cardillo resta in carcere. All’uomo sono stati negati gli arresti domiciliari. Cardillo, secondo i giudici, è imputato di tentato omicidio e tanta rapina ai danni di un tabaccaio. L’uomo  - secondo quanto riferisce l'edizione odierna del Giornale di Sicilia - è stato arrestato insieme al 48enne Natale Catalano, i due sono entrambi di Ribera.

Catalano era stato individuato - secondo una ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Sciacca - anche quale presunto autore della rapina a mano armata nella farmacia Ragusa di Calamonaci il 31 agosto scorso.

Nella rapina alla farmacia, Catalano - con un complice ancora da identificare - si sarebbe "appostato con l'auto nelle vie limitrofe alla farmacia in attesa che il complice uscisse con il bottino per fuggire. Complice armato di un lungo coltello da cucina, che all'orario di chiusura dell'esercizio,alle 19 circa, entrava - ricostruiscono sempre i carabinieri - con una tuta da meccanico e volto travisato da un passamontagna, minacciando la dipendente con il coltello e facendosi consegnare i soldi presenti in cassa, scappando poi velocemente verso l'auto del complice che lo attendeva".

Nella tentata rapina alla tabaccheria Valenti di Ribera, i due destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere - stando sempre alle ricostruzioni dei carabinieri - avrebbero pianificato con precisione e dovizia di particolari il colpo. "Sempre alle 19, l'auto di Catalano si avvicinava alla tabaccheria ed il complice, identificato in Antonino Cardillo, - scrivono i carabinieri - usciva dall'auto. Il volto sempre travisato da un passamontagna, in mano una pistola. L’uomo si avvicinava alla tabaccheria arma in pugno e dirigendosi verso la cassa minacciava di morte il proprietario affinché gli consegnasse l’incasso della giornata. Mentre i clienti, in preda al panico, supplicavano il proprietario di consegnare il denaro, il coraggioso proprietario anziché consegnare il denaro, approfittando di un momento di distrazione del rapinatore, ha impugnato una barra in metallo ed ha iniziato a percuotere il malvivente. Rapinatore che, sorpreso dalla veemente reazione della vittima, avrebbe tentando più volte di esplodere colpi di arma da fuoco, ma la pistola si sarebbe inceppata". Il rapinatore, dopo aver raggiunto Catalano che era rimasto ad attenderlo a bordo dell’auto.

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