Paura Coronavirus in città, rinviate le giornate Fai di Primavera
Taibi: "Come ben noto, l’emergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese negli ultimi giorni ha portato alla difficile decisione"
Rinviate le Giornate Fai di Primavera. Il tradizionale appuntamento con i luoghi nascosti e segreti della cultura italiana, che coincide, appunto, con l'inizio della primavera, è stato rinviato, in via precauzionale, al 9 e 10 maggio prossimi.
La decisione, comunicata dalla sede centrale della Fondazione, a pochi giorni dalla presentazione nazionale dell'evento, è stata condivisa dal Capo delegazione ad Interim di Agrigento, Giuseppe Taibi, che afferma: "Come ben noto, l’emergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese negli ultimi giorni ha portato alla difficile decisione, da parte del FAI, di rinviare la XXVIII edizione delle Giornate Fai di Primavera al 9 e 10 maggio 2020. Questo festoso ritrovarsi sarà il modo migliore per reagire alle difficoltà di quest' ultimo triste periodo e rimettere in moto l’Italia a partire dall’arte e dalla cultura e con la collaborazione delle scuole e dei loro “apprendisti ciceroni".
"La delegazione di Agrigento – continua Taibi - sta provvedendo a rinnovare la richiesta di autorizzazione all’apertura dei beni già precedentemente individuati, nell’ottica di una continuità del lavoro fin qui svolto. Ci auguriamo di riprendere il cammino che ci porterà a vivere queste giornate in allegria anche per il bene e lo sviluppo della nostra realtà territoriale – conclude il Capo delegazione”.
“La crisi certo non ci piega, ma ci spinge a fare il meglio per gli italiani proprio in circostanze avverse”, ha detto il presidente nazionale del FAI, Andrea Carandini, che ha, poi, proseguito: "La componente umana è quella che da sempre ci sta più cara, e questo ci costringe a uno sforzo di responsabilità nei riguardi della salute dei concittadini, che è un assoluto valore primo”.
Le Giornate Fai di Primavera, ricordiamo, sono un punto di riferimento importante per gli italiani che amano viaggiare tra beni culturali, ambientali e paesaggistici. Istituite per far conoscere luoghi e siti che normalmente sono chiusi al pubblico, negli anni hanno svelato migliaia di gioielli nascosti o misconosciuti d’Italia.