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Cronaca

Preside annulla messa di Natale, lo sfogo: "Grande rammarico, ho agito per i tanti malumori"

La dirigente scolastica dell'istituto "Agrigento centro" non ci sta. La donna, Anna Gangarossa, ha scritto una lunga lettera

Si chiama Anna Gangarossa ed il suo nome, nelle ultime 48 ore, è rimbalzato in ogni dove. La preside dell’istituto comprensivo “Agrigento centro” ha deciso di annullare la consueta messa natalizia. Infatti, gli alunni della sua scuola, non prenderanno parte a nessuna funzione religiosa. Ad intervenire sull'accaduto anche il presidente della Regione, Nello Musumeci.

Niente messa di Natale in una scuola della città, la preside: "Decisione sofferta ma giusta"

Il governatore di Sicilia ha attaccato la preside. "Avere rispetto per le religioni degli altri non signidica dovere rinunciare alla nostra”. Queste le parole di Nello Musumeci. La dirigente scolastica, Anna Gangarossa ha deciso di scrivere una lunga lettera. Nero su bianco, la preside, ha si è detta “rammaricata” per tutto ciò che sta accandendo.

"E’ con grande rammarico - scrive la preside dell'istituto Agrigento Centro -  che apprendo che la decisione sofferta di annullare la messa natalizia sia diventata un fatto di cronaca nazionale e, soprattutto, sia stata strumentalizzata per ideologie politiche. E quello che mi avvilisce ancora di più è toccare con mano quante false verità in questo momento ruotino attorno alla vicenda. Per amor del vero e della scuola che ho il privilegio di dirigere, ho deciso di non esimermi dal raccontare personalmente come si siano svolti realmente i fatti. L’I.C Agrigento Centro è la scuola storica della città che accoglie ogni giorno circa 1000 alunni. Un’utenza eterogenea e molto vicina alla policy della scuola. La partecipazione a celebrazioni religiose è stata sospesa da anni in quanto non gradita da una minoranza della popolazione scolastica. Lo scorso anno mi sono insediata in questo istituto e, accogliendo la volontà della stragrande maggioranza della popolazione, ho aperto nuovamente le porte alle tradizioni religiose cristiane. Puntualmente, sono stata attaccata di non rispettare la volontà delle minoranze e i valori costituzionali cui si fonda la nostra scuola. In particolare, in seno al Consiglio di Istituto, direttamente coinvolto nelle decisioni organizzative della scuola, abbiamo prontamente discusso di quanto stabilito all’Art. 311 “Diritti delle altre confessioni religiose diverse dalla cattolica” del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 - Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (s.o. G.U. n.115 del 19/5/1994). Abbiamo letto delle sentenze del Tar che annullano le delibere del consiglio di istituto, che avevano autorizzato lo svolgimento di cerimonie religiose in orario scolastico"

Il dirigente parla così: "La scuola ha sempre operato prestando la massima attenzione al volere di tutti i bambini, cercando di garantire il dovuto rispetto alle scelte di ciascuno. È stata accolta la volontà, ove possibile, di far vivere alla maggior parte degli alunni momenti di religiosità all’interno della Basilica di Agrigento, come, ad esempio, è avvenuto lo scorso 4 ottobre in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico, senza urtare mai la sensibilità della minoranza, per la quale sono state sempre organizzate attività laboratoriali e uscite sul territorio, come alternativa alla Religione Cattolica. In occasione delle festività natalizie, la scuola ha programmato tante attività curricolari ed extracurricolari, legate alle tradizioni nazionali e locali. I giorni 17, 18 e 19 dicembre la scuola ha aperto le porte al territorio fino alle ore 19:00, con allestimento di laboratori creativi, culinari, di antichi mestieri, con angoli dedicati alla Natività, ai santini, alle novene, ai cori natalizi, formati  da alunni, genitori e docenti, angoli che raffiguravano per i credenti i presepi viventi e per i non credenti “Mostra di cibi e tradizioni culinarie”, come è stata intitolata la mostra. Ritenendo di poter garantire a tutti la volontà di celebrare le festività religiose, ho autorizzato in prossimità del Natale la celebrazione in chiesa della messa e contemporaneamente la visita al palazzo dei Filippini della città, per visitare strumenti musicali del mondo, in modo da garantire a tutti gli alunni come trascorrere un’ora della giornata, insieme ai loro docenti e al personale scolastico. Questo - aggiunge Anna Gangarossa - non è bastato ad acquietare gli animi di alcuni genitori, che attaccano la scuola di essere discriminatoria e di non accogliere la volontà della minoranza. Preso atto di questi malumori, a malincuore, ho ritenuto -  - aggiunge - giusto e corretto per la scuola laica e pluralista di dover annullare la messa per il giorno fissato, proponendo che venisse spostata al sabato successivo, giorno di chiusura, garantendo tuttavia la presenza del dirigente e del personale scolastico. Purtroppo questa proposta non è stata accolta e così abbiamo mantenuto tutte le attività programmate a scuola, recite, canti e scambi di auguri ad eccezione della celebrazione in chiesa. E’ stata una decisione sofferta per me e per il mio staff - ha detto la preside - nonostante abbiamo potuto contare fin da subito sul sostegno e sull’affetto del personale scolastico, del consiglio di istituto e di tanti, tanti, tantissimi genitori cattolici, associazioni e persino della pastorale delle famiglie della Basilica di San Francesco che, tramite il parroco, mi ha manifestato vicinanza e sostegno, ben comprendendo le ragioni della scelta. Mi dispiace adesso apprendere che, mentre le mie richieste di aiuto per difendere la scuola da problemi strutturali e di sicurezza siano rimasti praticamente inascoltati, tanto che risale a pochissimi giorni or sono l’interdizione dell’ingresso principale in uno dei plessi scolastici, sia bastato questo fatto per far puntare i riflettori su una scuola che sento di dover difendere per l’alto valore etico, morale, professionale che caratterizza quotidianamente il personale tutto, così come l’amore dei bambini e il supporto dei genitori. Per loro tutti e per l’integerrimo modus operandi che garantisco al mio lavoro, chiedo alla stampa rispetto e messaggi natalizi  di amore e pace, piuttosto che  opinioni errate ed altamente offensive del nostro operato". 

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