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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Anci, parola a Gerlando Gibilaro: "I parlamentari siciliani devono intestarsi altre battaglie"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, interviene a seguito della presa di posizione di alcuni Sindaci sostenuti dall'Anci -Associazione Nazionale Comuni Italiani-.

L'ottemperanza delle LL.RR. n. 17/2016 e n. 6/2017,oggi, determina in caso di mancata approvazione entro i termini dei documenti contabili dei comuni, la decadenza del Sindaci e dei Consigli Comunali Sindaci.

Disposizioni di Legge, queste, per le quali nessun consigliere comunale di qualsiasi Comune della Regione Siciliana ha cercato di sminuire,anzi,i nuovi dettati normativi da parte dei Consiglieri Comunali sono stati recepiti con grande entusiasmo, in quanto rappresentano la base di una nuova piattaforma innovativa della politica finanziaria degli Enti locali.

Nel nuovo contesto normativo, utile e doveroso appare ricordare, ad onor del vero e della completa intelligenza che, sino ad oggi,quasi tutti i Consigli Comunali della Regione Siciliana a seguito dei mancati trasferimenti Regionali e Nazionali, a volte anche per altre motivazioni non certamente dipendenti dai consiglieri comunali,non hanno potuto esercitare sui documenti contabili che interessano l'attività dell'Ente e la collettività, un dibattito idoneo a stabilire un confronto di carattere generale sulle prospettive e le scelte economico- politiche della Città,approvando ad esempio il Bilancio preventivo in alcuni casi il 28 dicembre!

Tale situazione ha snaturato la funzione principale di tutti i Consigli Comunali dell'Isola,facendo venir meno in primis, la funzione di controllo politico, considerato che l’approvazione del bilancio da parte del Consiglio Comunale costituisce un’autorizzazione data dai rappresentanti dei cittadini alle Amministrazioni e in secundis, la funzione di controllo finanziario, considerato che mediante tale documento si controlla che il denaro pubblico sia effettivamente speso per le attività previste e nell’ambito degli stanziamenti autorizzati dal bilancio;

Alla luce delle oggettive considerazioni non ci sorprende la presa di posizioni di alcuni Sindaci, i quali spaventati di perdere la poltrona, chiedono in caso di mancata approvazione dei documenti contabili dei Comuni,che vengano sciolti solo i Consigli Comunali,e loro no!

Riteniamo invitare l’ANCI, considerato che rappresenta non solo i Sindaci ma anche i Consigli Comunali diretta espressione delle comunità locali di non intestarsi questo genere di battaglia,portata avanti dai Sindaci.

Nel contempo l'occasione è gradita per Invitare l'Anci e i Parlamentari Siciliani ad intestarsi altro tipo di battaglie,ossia quelle di far arrivare agli Enti decentrati dello Stato i trasferimenti in tempo debito di modo che sull'approvazione dei Bilanci che interessano le comunità locali,i Consigli Comunali possano concretamente incidere sulle scelte economiche sulla base delle esigenze dei territori.

Ad oggi è noto a tutti,e a maggior ragione ai Sindaci, che i consiglieri comunali,per le ragioni sopra elencate, non hanno la possibilità di spostare neanche un Euro nei bilanci di previsione,per cui contano quanto il “due di mazze con la briscola a denari”. Su cari Sindaci,non abbiate paura di decadere, la Legge va osservata. Condividendo in toto le considerazioni del Coordinamento regionale dei consiglieri comunali siciliani,l'occasione e gradita per augurare un proficuo e sereno lavoro.

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