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Il maxi sequestro di droga, il questore Ricifari: “Indicatore preoccupante, 'fiumi' di cocaina scorrono in città”

L'analisi della massima autorità provinciale di pubblica sicurezza segue all'attività della Squadra Mobile e della sezione Volanti che oltre a bloccare 30 chili di sostanza purissima hanno anche arrestato il presunto corriere

Non si parla d'altro. Nonostante il trascorrere dei giorni dal maxi sequestro di 30 chili di cocaina purissima, che hanno fatto scattare anche un arresto, in città - così come in molti altri centri della provincia - si continua a parlare, e con stupore, del "colpaccio" della polizia di Agrigento. Appena ieri è stato convalidato l'arresto del quarantaduenne di Realmonte, Giuseppe Neri, e il gip, Iacopo Mazzullo, ha disposto la custodia cautelare in carcere

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Il clamore suscitato è dovuto al fatto che si è trattato del più grande quantitativo di stupefacenti eliminato dal mercato dello spaccio. Un record che, su scala provinciale, era precedentemente detenuto dall'isola di Lampedusa dove nel luglio scorso, furono quasi venticinque i chili di cocaina sequestrata dai carabinieri della compagnia di Agrigento.

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Il grosso quantitativo di droga scoperto dagli uomini della Squadra Mobile e della sezione Volanti di Agrigento è la cartina tornasole dell'ampio uso e consumo della sostanza nel territorio. “E' un buon risultato, ma mi preoccupa molto come indicatore – commenta, dalla redazione di AgrigentoNotizie, il questore Emanele Ricifari – . Se in una ordinaria attività di controllo, spinti semplicemente dal sospetto su una persona più o meno nota, troviamo un quantitativo così cospicuo e dal valore economico che ha, considerato che da trenta chili se ne possono ricavare anche centocinquanta da spacciare, rende bene l'idea di quanto avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali”. Le indagini sul maxi sequestro di droga, per come è emerso anche in occasione della conferenza dello scorso 23 maggio, proseguono senza sosta.

Nel "mirino" degli investigatori adesso c'è da ricostruire la mappa della filiera con i mittenti e i destinatari della sostanza.  “C'è da capire – dice ancora, ad AgrigentoNotizie, il questore Ricifari – se si tratta di un fenomeno di mero transito oppure se ci sia una centrale di smistamento, stoccaggio e spaccio. Siamo però certi del fatto che la nostra attenzione, mai abbandonata, deve essere rilanciata perché quello che emerge è che la cocaina – ha concluso – scorre nelle nostre città e nella nostra provincia”.

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