Ambulanti abusivi a San Leone, Confcommercio: "Bisogna intervenire subito"

Arriva l'estate e, come ogni anno, riesplode il problema dei commercianti ambulanti abusivi sul lungomare Falcone e Borsellino. Una situazione, appunto, non nuova e sostanzialmente riproposta sistematicamente ogni anno ma rispetto alla quale sembra che le istituzioni siano sempre impreparate.

A lanciare un grido d'allarme è stata l'associazione Confcommercio con il suo presidente Francesco Picarella. "La nostra città, il nostro lungomare un tempo nota per la sua vivacità e luogo di incontro di cittadini e turisti, è divenuta il regno dei venditori ambulanti abusivi che ormai dilagano indisturbati - dice -. Il biglietto da visita del lungomare di San Leone è rappresentato dalle centinaia di venditori ambulanti abusivi che hanno invaso le zone pedonali in un ferragosto già abbastanza complicato a seguito della pandemia e le conseguenti limitazioni dettate dalle norme per la prevenzione del Covid. In particolare dal porticciolo turistico e fino all'eliporto circolano indisturbati venditori ambulanti senza licenza che muniti del loro carrettino propongono articoli taroccati di varia specie". 

Picarella denuncia come più volte abbia inviato "specifiche note al prefetto, alla Guardia di finanza, ai carabinieri, alla polizia ed ai vigili urbani per chiedere di aumentare i controlli nei confronti delle attività illegali che arrecano nocumento all’economia regolare" e annuncia che già nei prossimi giorni chiederà "all’amministrazione comunale di affrontare con immediatezza un problema serio che sta arrecando danni ingenti al commercio cittadino sia dal punto di vista della concorrenza sleale che dell’immagine"."Nonostante i ripetuti appelli inviati - continua - la giunta Firetto, non ha inciso se non sporadicamente a contrastare il fenomeno contribuendo a mortificare la vocazione commerciale che ha da sempre contraddistinto la città di Agrigento".

Per fronteggiare il fenomeno del commercio ambulante abusivo, appunto, ogni anno si promuovono i cosiddetti "controlli interforze", che pattugliano i luoghi prediletti dai venditori ambulanti, i quali però - storicamente - tornano sempre al loro posto.