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Cronaca Canicattì

Alzata di testa della microcriminalità: tentato furto in studio professionale e casa rurale "visitata"

Dalla residenza di campagna è stata portata via una stufa a legna. Di entrambi gli episodi si sta già occupando, dopo aver ricevuto le denunce, la polizia

Un furto di una stufa a legna da un’abitazione e un tentato colpo in uno studio professionale. Nuova alzata di testa da parte della microcriminalità a Canicattì. Su entrambi gli episodi, diversissimi, hanno avviato le indagini i poliziotti del commissariato cittadino.

Il furto della stufa a legna è avvenuto, fra il 27 giugno e gli inizi di luglio, in una casa rurale. Qualcuno, senza essere visto, né tantomeno sentito, è riuscito ad intrufolarsi – dopo aver forzato la serratura della porta di ingresso – nella residenza di campagna. L’unica cosa che è stata portata via è stata, appunto, la stufa a legna. A formalizzare la denuncia, a carico di ignoti, per il furto subito dalla madre è stato il figlio: un canicattinese di 48 anni.

Nello stesso arco di tempo, ma nel centro di Canicattì, qualcuno ha tentato di forzare la porta di ingresso di uno studio professionale. In questo caso, il sistema di video sorveglianza avrebbe ripreso tutto e sarebbe adesso al vaglio dei poliziotti del commissariato di Canicattì che sperano di riuscire ad identificare il delinquente. Durante le ore notturne, e questo non avrebbe agevolato le riprese del sistema di video sorveglianza, un individuo ha tentato e ritentato, danneggiando lievemente la porta di ingresso, di introdursi nello studio professionale. Poi, non è chiaro per quale motivo, ha desistito. 

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