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Martedì, 28 Marzo 2023
L'allerta

Terremoto in Turchia, cessato allarme tsunami sulle coste agrigentine

La protezione civile aveva previsto un rischio di onda anomala fra Lampedusa, Porto Empedocle e Sciacca ma è stato un falso allarme: ripresa la circolazione dei treni. Scuole chiuse nella Città delle Terme

Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell’Ingv, il dipartimento della Protezione Civile aveva diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2.17. Attorno alle 5 sono stati diffusi i bollettini con l'allarme e tutte le indicazioni. Dalle 6,30, per una quarantina di minuti, era stata decisa la sospensione della circolazione dei treni nelle regioni del sud fra cui la Sicilia. Infine, alle 7,22, il sospiro di sollievo con un tweet della protezione civile che revoca l'allarme maremoto sulle coste dell'Italia meridionale.

Le zone interessate 

Le possibili onde di maremoto, secondo le previsioni, avrebbero dovuto raggiungere per prima la Sicilia. Il livello di allerta, dato l'impatto che avrebbe potuto generare, è rosso. Prima doveva toccare le coste di Siracusa, Catania, Messina, Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo. Raggiunto il capoluogo, si doveva spostare su Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa (alle 7,48), Porto Empedocle (7,51), Sciacca (7,56)e infine Mazara del Vallo. 

Dalla Protezione Civile avevano fatto sapere "di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali. Il dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con Ingv, Ispra e le strutture del Snpc, continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull’evoluzione dell’evento". 

Cosa è lo tsunami 

Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.

Cosa fare durante il maremoto 

Se sei in una spiaggia o in una zona costiera allontanati e raggiungi rapidamente l'area più elevata (per esempio una collina o i piani alti di un edificio). Avverti le persone intorno a te del pericolo imminente. Corri seguendo la via di fuga più rapida. Non usare l'automobile, potrebbe diventare una trappola. 

Se sei in mare potresti non accorgerti dei fenomeni che accompagnano l'arrivo di un maremoto, per questo è importante ascoltare sempre i comunicati radio. Se sei in barca e hai avuto notizia di un terremoto sulla costa o in mare, portati al largo. Se sei in porto abbandona la barca e mettiti al sicuro in un posto elevato. 

Scuole chiuse a Sciacca

Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha disposto la chiusura delle scuole cittadine dopo avere ricevuto la comunicazione dell'allarme tsunami.

Aggiornato alle 8,40.

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