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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il "chiacchierato" Alessandro Nuccilli si racconta: "Akragas? Nel Cda un capo ultras"

L'imprenditore romano parla ai microfoni di AgrigentoNotizie: "Su di me tante falsità. I tifosi? Che affetto, non me l'aspettavo davvero"

Alessandro Nuccilli si avvicina sempre più all’Akragas. L’imprenditore romano, che – secondo quanto riferisce – starebbe inseguendo il club da ottobre,  è vicino ad un accordo con Silvio Alessi.

L’attuale patron biancazzurro, però, aveva dato un ultimatum ai possibili acquirenti dell’Akragas “entro 48 ore, oppure non se ne farà più niente”. Ultimatum, che Nuccilli non potrà rispettare.

Alessandro Nuccilli, in città non si fa altro che parlare di lei e del suo interesse a rilevare le quote dell’Akragas, come sta vivendo tutto questo clamore?

"Non mi aspettavo tutto questo interesse. Ho letto delle cose che non mi sono piaciute, ma vado avanti. Tanti tifosi mi stanno scrivendo sui social, mandando centinaia di messaggi, questo affetto mi fa davvero piacere".

Silvio Alessi, ha dato un ultimatum, lei è pronto a rispettarlo?

"Purtroppo no, ma non per volere mio. Il mio avvocato non sta bene. Però, io inseguo l’Akragas da ottobre, il presidente Alessi lo sa bene. Ho inviato tutti i documenti da lui richiesti, l’ultimo questa mattina. I miei soldi partiranno quando ci sarà un accordo. Non prima”.

Novembre, è quasi terminato, lei intende contribuire al pagamento degli stipendi dei giocatori?

"Nell’accordo non è previsto. Non intendo pagare stipendi che non mi appartengono. Quando e se, sarò presidente dell’Akragas allora si, ma non prima". 

Su di lei, se ne sono dette tante, come risponde a tutto questo?

"Convocherò una conferenza stampa, chiarirò ogni cosa. Tutto quello che circola sul mio conto non è vero. I video? Si è chiarito tutto. Non sono mai stato inibito da nessun campo, nè tanto meno squalificato, ci sarà un perchè". 

Lei, conosce bene l’attuale situazione dell’Akragas. Intende acquisire la maggioranza del club?

"Si, prenderò il cento per cento. Non voglio una minoranza, ma voglio tutto il club. Per il resto possono andare via tutti. Arriverà un nuovo direttore generale, spero di reintegrare per il bene dell’Akragas, Ciccio Nobile. Rimarrà Ernesto Russello. Di Napoli? Ci parleremo, è prematuro dirlo adesso”.

L’Akragas, attualmente occupa l’ultimo posto in classifica, cosa la spinge ad acquistare un club fanalino di coda della LegaPro?

"Tutto questo mi stimola tantissimo. Ci salveremo e sarà una grande impresa. Sono una persona che ama il calcio, mi sono esposto tanto e sarebbe da folli non portare alla fine il mio progetto. Non arriverò in Ferrari, non ho dei Rolex, sono basso e non sono un ‘gigante’, ma ho tanti ‘sassolini’ da togliere. Voglio ringraziare la gente per l’enorme affetto, lo farò facendo il bene dell’Akragas. Illuminazione? Ho un progetto, sto coinvolgendo degli amici, è la mia priorità. Il mio sogno, sarebbe quello di arrivare con una deroga in tasca, in modo da riportare l’Akragas al suo posto, nel suo stadio. Le dimissioni di Tavecchio? Non cambiano i miei progetti, in Lega ho ricevuto delle rassicurazioni”.

Il suo predecessore ha affidato l’Akragas ad un suo uomo di fiducia, Peppino Tirri. Lei, è romano, ha affari nella Capitale, come intende gestire l’Akragas?

"Il mio uomo di fiducia saranno i tifosi. Loro devono sapere tutto. Anzi, il capo ultras sarà inserito nel consiglio d’amministrazione. Voglio che ci sia trasparenza, se l’affare salterà non sarà di certo per colpa mia. Potevo investire in club di serie B, ma ho scelto l’Akragas. Sono fatto così".

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