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Cronaca Alessandria della Rocca

Ventenne ucciso da coetaneo, Mattarella scrive al padre: "Abbia fiducia nella giustizia"

Il capo dello Stato risponde alla lettera di Giovanni Busciglio che aveva segnalato presunte negligenze nell'inchiesta per la morte del figlio Vincenzo

"Il presidente della Repubblica mi ha incaricato di esprimerle i sensi della più viva partecipazione e di umana vicinanza per la tragica perdita di suo figlio. La invito a riporre fiducia nell'operato della magistratura che è chiamata ad una complessa valutazione dei fatti nel rigoroso rispetto delle norme di legge".

Il direttore del segretariato generale della Presidenza della Repubblica ha scritto a Giovanni Busciglio, padre di Vincenzo - il ragazzo di 23 anni ucciso il 12 marzo dell'anno scorso da un ventunenne, condannato a 15 anni di carcere - e al suo legale Salvatore Pennica. Il messaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella, arriva in risposta a una lettera straziante, inviata nei mesi scorsi dal padre del ragazzo che, in sostanza, contestava l'operato della Procura della Repubblica di Sciacca e segnalava alcune presunte negligenze nell'indagine, fra cui la mancata contestazione dell'aggravante dell'uso dell'arma, che avrebbe portato ad una pena più severa.

"Il medico legale ha detto che è stato ucciso con un coltello - aveva scritto -, non accetto la tesi di non contestarlo perchè non è stato sequestrato". Il presidente della Repubblica, nella lettera al padre di ragazzo e al suo avvocato, aggiunge: "Gli atti di violenza che caratterizzano così di frequente la vita dei giovani destano particolare preoccupazione e per arginare questo fenomeno occorre richiamare ad un'assidua vigilanza". 

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