Riceve alert della banca e segue le indicazioni per non fare un versamento: 21enne frodato di mille euro
I poliziotti dell'ufficio Denunce hanno trasmesso gli atti ai colleghi della Postale: spetterà a loro, attraverso l’Sms, il link e il numero di telefono che il giovane ha fornito provare a risalire all’autore
Riceve un messaggio d’alert dalla propria banca per un movimento non autorizzato di circa mille euro. Nello stesso Sms, fatto con tanto di ragione sociale dell’istituto di credito, al correntista veniva spiegato – e indicato il link da cliccare – come bloccare, se non fosse stato lui ad effettuarlo, il versamento. Il ventunenne agrigentino, inevitabilmente messo in allarme, ha subito fatto accesso al link indicato ed ha digitato tutti i codici richiesti. Ad un certo punto è stato raggiunto, sempre al telefono, da un operatore della banca. Sembrava aver risolto. Sembrava essere riuscito, grazie all’alert e alle indicazioni seguite alla lettera, ad evitare di perdere una importante somma. Peccato però che, solo dopo aver digitato i vari codici richiesti dal link, quei mille euro li ha persi davvero. Il ventunenne agrigentino è stato frodato. E’ accaduto negli scorsi giorni e il ragazzo non ha potuto far altro che recarsi all’ufficio Denunce della caserma “Anghelone” per raccontare tutto ai poliziotti. Gli agenti hanno, naturalmente, creato un incartamento che è stato già trasmesso ai colleghi della Postale. Spetterà a loro, infatti, attraverso l’Sms, il link e il numero di telefono che il ventunenne ha fornito provare a risalire all’autore di quella frode.
Un raggiro ben congegnato che non poteva non fare cadere in trappola qualsiasi cliente dell’istituto di credito. Fino ad ora, gli agrigentini sono stati vittime di altro genere di frode online. Nessuno mai ha denunciato di aver ricevuto un messaggio dalla propria banca. Perché gli istituti di credito veramente inviano, sia con Sms che su Whatsapp, l’alert per eventuali, importanti, movimenti sul conto corrente. Quindi tutto, di fatto, è sembrato essere decisamente verosimile. Eppure altro non è stato che un trappola, nella quale il ventunenne agrigentino è caduto con tutte le scarpe. Adesso, spetterà all’attività investigativa provare a risalire agli autori di quella frode. Non è detto, naturalmente, che ci riusciranno, ma l’obiettivo è uno soltanto: identificare gli autori della frode, denunciarli, ed evitare che possano continuare a colpire, tanto ad Agrigento quanto nel resto della penisola.