rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Abbattimento di alberi “pericolosi”, continuano le operazioni a spese dei privati

Sono numerose le piante che dovrebbero essere eliminate perché pericolanti, ma ad oggi manca una reale programmazione

Verde pubblico, non si fermano le operazioni di abbattimento delle piante sul territorio comunale sostenute e finanziate dai privati.

Dopo che, si ricorderà, il Municipio aveva sospeso temporaneamente alcune delle autorizzazioni concesse per le demolizioni di alcuni alberi nella zona del Villaggio Peruzzo, salvo poi dover dare il “via libera” stante la presenza del dovuto parere agronomico sulla necessità dell’abbattimento delle piante, adesso la vicenda si è ripetuta identica a sé stessa in via Regione Siciliana.

A chiedere la rimozione delle piante, un condominio della zona: sotto le asce e le motoseghe finiranno tre grandi piante di Ficus Benjamin che sono state ritenute pericolose. Per questo, è stato lo stesso agronomo del Comune a certificare che le piante rappresentano un rischio per la pubblica incolumità, e che quindi è possibile autorizzare la demolizione.

Le spese e le attività saranno ad opera del privato, il quale dovrebbe anche farsi carico della completa eradicazione delle piante e la sostituzione con esemplari di arancio amaro.

Per quanto è improbabile che queste operazioni possano essere svolte adesso, in periodo di limitazioni severe sullo spostamento delle persone, resta indiscussa una questione di reale opportunità su un’azione di abbattimento e sostituzione priva di programmazione complessiva. Le piante nel posto sbagliato, infatti, sono numerose, e non tutte possono essere abbattute dal Comune. Allo stesso modo, tuttavia, non è pensabile che tutto sia sulle spalle dei privati, stante che in questo modo sarebbero “privilegiati” coloro che sono nelle condizioni economiche di provvedere all’eliminazione delle piante.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abbattimento di alberi “pericolosi”, continuano le operazioni a spese dei privati

AgrigentoNotizie è in caricamento