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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Lorenzo Longo alza la "C"resta, Akragas sei salva: è festa allo stadio

Termina uno a uno, un pareggio che basta alla squadra di Agrigento per salvare la categoria

Akragas la LegaPro è ancora tua. I biancazzurri per il terzo anno consecutivo – record di sempre – conquistano la salvezza nel campionato di LegaPro. Sotto un caldo torrido, i biancazzurri agganciano un pareggio quasi insperato. Termina uno a uno, grazie ad una magia di Lorenzo Longo. Il giocatore biancazzurro alza la “cresta” sotto la curva e  regala una gioia ai tifosi di Agrigento.

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Partita da ricordare, dopo un clamoroso autogol nel primo tempo ad opera di Cristian Riggio, l’Akragas sembrava essere svanita. Cocuzza sbaglia tutto e Di Napoli sceglie di lasciarlo negli spogliatoi. La squadra nel secondo tempo “cambia volto”. Entra Klaric, giocatore tanto invocato dalla tifoseria di Agrigento.

Akragas vs Melfi, il gran match

I biancazzurri cambiano passo, Palmiero prova a impostare ed il Melfi si chiude dietro. Sepe cerca platealmente il rigore, ma l’arbitro capisce tutto ed estrare un giallo. E’ De Angelis la spina nel fianco dell’Akragas, il giocatore è uno dei più pericolosi in casa Melfi. I biancazzurri non smettono di crederci, Sepe scappa via suggerisce per Salvemini, chiama palla Klaric ma sbaglia ancora. Al 20’ succede il parapiglia, il Melfi ha da ridire qualcosa all’Akragas per un pallone non restituito, si accende una mischia e Di Napoli viene espulso.

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La partita si accende, i biancazzurri faticano nell’uno contro uno, agli agrigentini servirebbe un solo gol per mantenere la categoria. Al 27’ nuova azione clamorosa dell’Akragas, Salvemini suggerisce per Klaric, solo davanti al portiere l’attaccante sbaglia, un gol praticamente fatto.  Di Napoli toglie via un difensore per un attaccante, fuori Russo per Leveque. Il cambio si rivela fatale, è quest’ultimo a liberare Lorenzo Longo che da “cecchino” non sbaglia e segna il gol dell’uno a uno. La rete al 77’.  Di Napoli si “blinda”, dentro Mileto per Coppola.

La squadra si difenda come meglio può, in campo è una “battaglia” e vince chi ha più coraggio. Nell’ultimo round dei play out, l’Akragas riesce a scamparla e lascia a casa una salvezza che sa tanto di miracolo sportivo.

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