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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lo scontro

Dirigente generale Aica, c'è aria di resa dei conti sullo scorrimento

Attesissima assemblea dei sindaci: intanto il presidente del Cda propone di far "avanzare" la candidatura di Guarneri

C'è atmosfera da "resa dei conti" all'assemblea dell'Aica che si terrà nel primo pomeriggio di oggi

Sul tavolo il discusissimo tema dello "scorrimento" per la nomina del nuovo direttore generale: nei giorni scorsi stracci erano volati nel corso di una riunione tra i sindaci e il Cda della società idrica, formalmente diffidata a procedere in tempi rapidi all'individuazione del nuovo dirigente di vertice.

Durante il precedente incontro sarebbero volate parole grosse dopo che dal consiglio di amministrazione sarebbe arrivata la volontà di prorogare l'attuale direttore generale (l'ingegnere Fiorino, dipendente della stessa Aica) per alcuni mesi nelle more del completamento delle procedure già avviate, con alcuni sindaci che avrebbero messo lo scorrimento della graduatoria (quindi da Domenico Armenio a Claudio Guarneri, secondo partecipante, nonché ultimo) come precondizione per lo proseguimento dell'attività stessa del cda.

Non tutti i primi cittadini, va detto, sono allineati in tal senso: si registra anzi una concentrazione di rappresentanti del centrodestra in questa direzione. Il rischio di uno scontro in cuore all'Aica è quindi altissimo, così come la possibilità che alla fine si decida ancora una volta di non decidere anche se in tal senso il Cda si è già attivato.

Nella mattinata di oggi il presidente Geraldino Castaldi ha infatti preso atto e dato attuazione dal deliberato dei sindaci dello scorso 3 febbraio (“l’Assemblea dei Soci ai sensi dell’art. 18 dello Statuto richiede la convocazione immediata e senza indugio del Consiglio di Amministrazione con ordine del giorno: nomina del direttore generale mediante scorrimento della graduatoria”) e ha prorogato la validità della graduatoria fino al prossimo 31 marzo 2024, procedendo inoltre "con lo scorrimento della graduatoria". Va detto che Castaldi non nasconde che "provvedere in questa fase al cambio del direttore, considerato anche che l’attuale direttore generale individuato tra il personale interno ha dimostrato egregiamente di poter svolgere tale incarico e che ci permette di risparmiare circa 90.000 euro annui, sarebbe estremamente dannoso (al punto di mettere in pericolo la continuità aziendale) in quanto verrebbe fisiologicamente rallentata l’attività dell’azienda proprio nel momento in cui vi è la necessità di agire velocemente per rispettare i termini previsti dai due importanti interventi finanziati con risorse pubbliche (oltre 100 milioni di euro di cui più della metà entro il 2023) nonché per recuperare le risorse finanziarie per uscire dalla salvaguardia elettrica nel minor tempo possibile. In estrema sintesi, decidere oggi di cambiare il vertice aziendale significherebbe spingere definitivamente Aica verso una pesante situazione di crisi d’impresa". Il punto andrà comunque votato in seno al Cda e poi in Assemblea.

La consulta delle associazioni ai Consigli comunali: "Alzare l'attenzione sulle condizioni di Aica"

Con una lunga lettera inviata ai presidenti dei Consigli comunali della provincia di Agrigento, la consulta delle associazioni lancia un allarme affinché le istituzioni rivolgano "il giusto riguardo viste le note difficoltà di gestione".

I consigli, tuttavia, sarebbero ad oggi tagliati fuori da ogni attività: "Oltre alla determinazione degli indirizzi di gestione, i Consigli comunali - dicono dalla consulta -, sovrintendono 'al perseguimento della vocazione pubblica dell'azienda, conformemente alla natura dell'acqua bene comune, in attuazione dei principi di trasparenza, informazione e partecipazione democratica'. Al comma 2 dello stesso articolo si prevede che: 'con cadenza semestrale, l'Azienda sottopone ai Comuni una relazione sul livello dei servizi erogati e sulla gestione complessiva dell'Azienda'. Non ci risulta che, da parte di Aica, ci sia stato il coinvolgimento dei Consigli comunali, chiamati in causa non per determinare i programmi dello stesso gestore, ma solo per ratificare decisioni assunte da altri, in altre sedi. La conquista di una gestione pubblica e partecipata avvenuta con la costituzione di Aica non può però considerarsi sufficiente se non dando il necessario impulso all'attuazione di una gestione davvero efficace, efficiente, economica e improntata alla trasparenza e alla partecipazione di tutti i cittadini utenti, veri titolari del Servizio Idrico Integrato. È proprio nell'ottica del fondamentale coinvolgimento della cittadinanza che la consulta invita le signorie vostre a concretizzare il confronto tra organi statutari e cittadini nelle forme ritenute più consone".

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