Personale di Aica "indisciplinato": scatta il richiamo al rispetto dell'orario di lavoro
In una lettera interna, si chiede ai dipendenti di timbrare i cartellini e addirittura non sostare nei corridoi in attesa dell'ora prevista per l'uscita
Una vera e propria "tirata d'orecchie", un richiamo ufficiale al rispetto degli orari di lavoro e alle procedure che bisognerebbe seguire nel prendere permessi, nell'allontanarsi dagli uffici, nel gestire le ferie.
Tutto è contenuto in una lettera interna che i vertici di Aica ha inviato al proprio personale dai contenuti molto "decisi".
"Un considerevole numero di dipendenti - dice il documento - non rispetta l'orario di lavoro ritardando ricorsivamente l'ingresso, oltre - in parecchi casi - a non registrare la propria uscita nei sistemi aziendali o a sospendere la propria attività in anticipo, sostando nei corridoi in attesa dell'ora prevista per l'uscita. Tale anomala situazione - continua la lettera - è oggetto di continue richieste di permesso - tardive e in sanatoria - che, allo stato attuale, sono state tollerate solo per buona quiete lavorativa, ma che non possono così proseguire in modo ripetitivo e senza preventive autorizzazioni da valutarsi caso per caso".
Secondo la lettera, inoltre, risulterebbero "Allontanamenti dal posto di lavoro per motivi di lavoro e/o personali non correttamente segnalati e motivati nel sistema aziendale di rilevamento".
L'azienda, precisa la nota, "applica un sistema di orario non flessibile e il mancato rispetto degli orari di lavoro, in ingresso e in uscita, così come anche l'allontanamento non segnalato, sono passibili di provvedimenti disciplinari anche gravi".
I dipendenti, sempre secondo la nota, farebbero un "elevato uso di permessi e ferie in compensazione senza che gli stessi possano ricondursi con certezza a un derivato di esigenze effettive di lavoro, mentre appaiono più riconducibili a motivazioni personali, quindi in evidente contrasto con la tipologia prevalente di orario aziendale".
I dirigenti, pur ammettendo "probabili e/o momentanee disfunzioni tecniche dei sistemi aziendali", precisando che "sussistono innumerevoli altri mezzi per segnalare tempestivamente il proprio ingresso e la propria uscita" e quindi esorta tutti a "una rigorosa osservanza dell'orario di lavoro".
Per questo i vertici di Aica chiedono al settore Personale di stringere sui controlli ed attivare delle eventuali sanzioni.