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Tunisini in fuga dal centro d'accoglienza, Di Caro: "Scendevano dalle scale con i bastoni in mano"

Il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle è stato testimone oculare dei disordini verificatisi sabato sera in viale Cannatello

“Ho visto scendere dalla scala antincendio dell’immobile una ventina di persone, a quanto pare erano dei tunisini e quindi dei migranti di tipo economico, che hanno assaltato le forze dell’ordine. Alcuni di questi, brandivano dei bastoni, mi sono sembrati dei manici di scopa. Alcuni sono riusciti a scappare , altri invece sono stati bloccati dalle forze dell’ordine”. Questa è la testimonianza del deputato regionale del Movimento Cinque stelle, Giovanni Di Caro, sul tentativo di fuga dei tunisini dalla struttura di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mosè. 

Otto, complessivamente otto, i tunisini - il dato è stato fornito dalla Questura - che si erano, di fatto, allontanati. Alcuni sono stati, appunto, bloccatii e altri - tre in maniera particolare - sono poi, nelle ore successive, tornati indietro perché avevano freddo e fame.  

Tunisini in fuga dal centro d'accoglienza: hanno fame e freddo e tornano indietro
Tunisini in fuga dal centro d'accoglienza: hanno fame e freddo e tornano indietro

Il deputato pentastellato, sabato sera, casualmente è stato testimone oculare delle scene, che lo stesso, in prima battuta, sul suo profilo social, aveva definito da “guerriglia urbana”. Di Caro, dai microfoni di AgrigentoNotizie, ribadisce la richiesta della chiusura delle strutture di accoglienza che si trovano nei pressi dei centri abitati: tanto quello di viale Cannatello quanto Villa Sikania a Siculiiana.

Tunisini in fuga dal centro d'accoglienza del Villaggio Mosè, nottata di ricerche

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