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Cronaca Centro città

Lite a colpi di bottigliate, l'allarme: "Nessun Sos, agrigentini spettatori inermi"

Il commissario capo Francesco Sammartino: "E' disarmante che nessuno si prenda la briga di avvisare, e di fatto aiutare, le forze dell'ordine. Se ci avessero chiamato avremmo evitato un doppio furto". Questore firma Dacur per un tunisino

Nessuna chiamata al numero unico d'emergenza, né foto o video (che invece sono subito rimbalzati da un whatsapp all'altro) caricati sull'applicazione Youpol della polizia di Stato. Gli agrigentini sono rimasti "spettatori inermi" - è stato rilevato durante la conferenza stampa svoltasi in Questura - davanti alla lite, a colpi di bottigliate, fra migranti. "E' disarmante questa cosa - ha ammesso il commissario capo Francesco Sammartino, dirigente della sezione Volanti della Questura - . Si assiste ad una lite furibonda fra due persone e nessuno si prende la briga di avvisare, e di fatto aiutare, le forze dell'ordine. Se ci avessero chiamato avremmo evitato un doppio furto con danneggiamento aggravato ai danni di un ristorante e di un pub di via Pirandello". 

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Non è la prima volta che gli agrigentini si girano dall'altra parte o comunque restano in silenzio. Era stato, infatti, già rilevato - sempre nella sala "San Michele" della Questura - quando i poliziotti della Squadra Mobile misero a segno una serie di arresti per spaccio di stupefacenti a San Leone. Anche allora veniva appunto evidenziato come consumo e spaccio avvenisse sotto gli occhi indifferenti dei passanti. 

"Serve l'ausilio della cittadinanza - ha lanciato un accorato appello il dirigente della sezione Volanti: il commissario capo Francesco Sammartino - . Siamo riusciti a beccarlo l'immigrato, si tratta di un giovane gambiano che aveva ben 3 misure cautelari a carico, che aveva creato tutti quei disordini e reati contro il patrimonio. Ma, ripeto, è disarmante che la Questura non sappia nulla, che non venga allertata da nessuno. Eppure gli strumenti per segnalare e restare anonimi ci sono. Mi riferisco - è tornato a spiegare Sammartino - a Youpol che consente di scattare e inviare fotografie e video, geocalizzando e rimanendo anonimi". Lo slogan che potrebbe utilizzarsi, riprendendo un detto siciliano, è: "Tu cu' na mani, iu cu centu". 

"E' inutile lamentarsi e basta, solo dandoci una mano potremo fare sicuramente di più - ha continuato il dirigente della sezione Volanti - . Quando una persona crea fastidi o disordini possiamo procedere con l'ordine di allontamento che lo vincola, per 48 ore, a non tornare sul posto da cui è stato allontanato. Ordine che se viene violato porta al divieto d'accesso fino a 5 anni e che può arrivare anche al penale. Gli strumenti ci sono, se manca la collaborazione però, noi potremo fare poco". Proprio nelle ultime ore il questore Rosa Maria Iraci ha irrogato un divieto di accesso per 1 anno nel centro storico (Dacur) ad un tunisino 65enne, residente ad Agrigento. L'uomo si è reso protagonista di disturbo alla fruizione delle zone di interesse turistico. Si tratta di un uomo che era stato già sanzionato e allontanato per due volte sempre dal centro, dai poliziotti della sezione Volanti. Il provvedimento del questore, il divieto d'accesso nelle aree urbane (Dacur), è finalizzato al decoro e tutela dei luoghi di interesse turistico.  

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"La struttura funziona veramente e ringrazio anche la magistratura per essere arrivati all'arresto del gambiano che è ancora in carcere - ha concluso il commissario capo Francesco Sammartino - . Ma la gente deve imparare a stare dalla nostra parte, basta una telefonata, basta uno dei tanti video condivisi su whatsapp che venga caricato su Youpol". 

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