Bimbo resta prigioniero dell'auto, padre sfonda il lunotto e riabbraccia il piccino di 2 anni
In un primo momento era stato richiesto l'intervento dei vigili del fuoco, ma poi il papà - sicuramente per velocizzare e non fare spaventare il piccolo - ha fatto tutto da solo
Chiude la macchina e lascia le chiavi all’interno dell’abitacolo. Una “leggerezza”, capitata certamente a tanti, che ieri mattina ha vivere momenti da incubo ad un padre. Perché all’interno dell’autovettura, che a causa della chiusura centralizzata non voleva saperne di riaprirsi, c’era il figlio dell’uomo: un piccino di appena due anni. E’ accaduto tutto nei pressi del porticciolo di San Leone ad Agrigento. L’uomo, dopo qualche tentativo andato a vuoto, ha – praticamente con il cuore in mano – chiesto l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. I pompieri s’erano messi in marcia per arrivare rapidamente nel quartiere balneare quando, poco dopo, è arrivata una nuova chiamata: non era più necessario il loro intervento. L’uomo aveva praticamente fatto tutto da solo. Con coraggio e senza perder tempo, non attendendo di fatto neanche l’arrivo della squadra dei vigili del fuoco, ha preso la prima cosa che gli è capitata per le mani ed ha mandato – garantendo la piena e totale sicurezza del figlio – in frantumi il lunotto della sua macchina. Soltanto così l’autovettura è stata riaperta e l’agrigentino ha potuto riabbracciare il proprio piccino.
A San Leone, i momenti di ansia e di apprensione, ma forse anche di nervosismo, non sono passati inosservati. Così come non è passata inosservata la scelta dell’automobilista di non aspettare neanche un secondo e di riabbracciare il figlio senza farlo, naturalmente, spaventare per il fatto che fosse rimasto imprigionato all’interno dell’abitacolo dell’auto di papà.