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Cronaca

Calano omicidi, furti e rapine, ma aumentano truffe e frodi online: la provincia è sempre più sicura

A tracciare il bilancio di fine anno è stato il questore Rosa Maria Iraci che ha evidenziato il grande sforzo fatto in tema di immigrazione: trasferiti, dopo gli sbarchi, ben 20.972 persone a fronte dei 5 mila dell'anno precedente

Omicidi meno 33%, furti e rapine meno 35%, lesioni personali dolose meno 12%. Sono cresciute invece le truffe e le frodi informatiche visto che, a causa del lockdown, gli agrigentini hanno fatto più acquisti online. Questi alcuni dei dati salienti che compongono il bilancio dell'anno 2020 della Questura di Agrigento. A divulgarli, durante un incontro da remoto con la stampa, è stato il questore Rosa Maria Iraci. "Abbiamo avuto un trend di delitti a ribasso che è quasi conforme all'indice nazionale - ha spiegato il questore - . L'indice di delittuosità nazionale e regionale si assesta al 3,67%, noi siamo al di sotto, al 2,93%". Numeri che hanno avuto un riscontro nella tradizionale classifica de Il Sole 24 ore. Agrigento e provincia, per sicurezza e giustizia, si trovano infatti all'undicesimo posto e rispetto allo scorso anno sono state guadagnate ben 5 posizioni. "E' merito del lavoro fatto sul campo dalle forze dell'ordine - ha spiegato Iraci - e del grande coordinamento delle autorità giudiziarie di Agrigento e Sciacca".

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Gli arresti e fermi di polizia di giudiziaria, nel 2020, sono stati 478. Nel 2019 erano stati invece 256. I denunciati sono, invece, passati da 1.257 a 1.380. In questi numeri sono inglobati, naturalmente, quelli relativi all'immigrazione. "Il flusso migratorio è cresciuto e sono cresciuti gli arresti e i fermi di migranti che sono tornati nonostante l'espulsione. In questi numeri ci sono naturalmente anche gli arresti fatti in flagranza di reato e su ordine di custodia cautelare in base ad attività investigative" - ha chiarito il questore di Agrigento - .

In materia di Anticrimine, sono aumentate le sorveglianze speciali, i sequestri patrimoniali (da 1 a 2 di quest'anno), le confische patrimoniali. "Quanto al divieto di accesso alle manifestazioni sportive, i consueti Daspo, siamo passati da 19 del 2019 a 94 di quest'anno - ha spiegato Iraci - . E questo perché abbiamo applicato quella norma che consente di comminare il Daspo fuori contesto. La persona che si renda responsabile di rissa, spaccio di stupefacenti, lesioni personali può essere colpita da questo provvedimento solo per il fatto d'essere stata denunciata per questi reati. Ad una persona violenta applico quindi un'altra misura con la quale gli si vieta di andare alle manifestazioni sportive in cui potresti continuare a spacciare e potresti, eventualmente, commettere reati di violenza". Aumentati anche i Dacur (divieto di accesso alle aree urbane): da 3 del 2019 a 25 di quest'anno. "L'aumento è dovuto ai noti fenomeni di via Pirandello e via Atenea, nei fine settimana, ha fatto sì che venissero applicati questi provvedimenti di esclusiva competenza del questore" - ha sottolineato Iraci - .

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In enorme aumento il collocamento dei minori stranieri non accompagnati che da 760 è passato a 1.030. I migranti complessivamente trasferiti, dopo gli sbarchi, sono stati ben 20.972 a fronte dei 5 mila dell'anno precedente. "Uno sforzo enorme per questa Questura, assieme ai carabinieri e alla Guardia di finanza che ci hanno collaborato nei servizi di ordine pubblico" - ha evidenziato Rosa Maria Iraci - .

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In merito al controllo del territorio (senza alcun dato Covid), ci sono state un 16% in più di persone identificate, pari a 13.573 in più rispetto all'anno prima. Le Volanti impiegate sono state, del resto, il 25% in più. Cresciuti, del 15%, i soccorsi pubblico; del 30% invece i controlli domiciliari, del 153% gli arresti e fermi e +158% per le persone denunciate. "Sono dati che ci tranquillizzano e ci danno la prova che i servizi sono stati fatti bene, che ci siamo molto impegnati nonostante l'emergenza del territorio. Non abbiamo fatto solo Covid e immigrazione, abbiamo fatto anche altro" - ha continuato il questore di Agrigento - .  

Le principali operazioni di polizia giudiziaria

Solo nel mese ancora in corso, sono stati arrestati - a Canicattì - gli autori di una rapina; sono stati fermati i migranti minorenni ospiti del centro d'accoglienza Villa Sikania per sequestro di persona, estorsione, rapina e lesioni personali e poi sono state denunciate 38 persone per gare di cavalli non autorizzate e scommesse clandestine. "Da dicembre 2019 a novembre 2020 ci sono state però tante, e diverse, operazioni. Il 2019 si è concluso con l'arresto per usura di due fratelli di Canicattì e il sequestro di 420 mila euro, indagini fatte dalla polizia e dai carabinieri. A febbraio, c''è stata l'operazione contro il favoreggiamento della prostituzione con 3 arresti, tutti componenti di una famiglia agrigentina - ha ricordato il questore Iraci - . A giugno, c'è stata l'operazione antidroga 'Casuzza' con 15 misure cautelari, a luglio sono stati arrestati i due torturatori del Bangladesh. Si tratta, in questo caso, di un reato commesso all'estero da parte di stranieri, ma sono stati arrestati a seguito di indagini della Squadra Mobile di Agrigento e Ragusa e dello Sco. Sempre a luglio - ha continuato a ricordare il questore -, è stata fatta luce sull'omicidio Azzarello avvenuto il 22 agosto del 2017 e sono state trovate responsabilità anche per l'omicidio di Enrico Rallo avvenuto nel 2015. A settembre siamo arrivati alla soluzione del 'cold case' omicidio di Pasquale Mangione avvenuto a Raffadali nel dicembre del 2011. Ma c'è stata anche - ha proseguito Iraci - l'operazione 'Mosaico' che ha permesso di ricostruire omicidi e tentati omicidi fra Favara e Belgio".

"E' stato un anno molto fruttuoso di fatica, ma anche di risultati - ha concluso il questore di Agrigento - . Ci auguriamo che l'anno prossimo possa ridimensionare l'emergenza sanitaria, noi potremo tornare a fare il lavoro per cui siamo stati istituiti".       

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