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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Fornì rifugio e ospitalità ad un terrorista e gli permise di tornare in Tunisia", fermato 50enne

L'immigrato sottoposto a fermo di indiziato di delitto della Dda per oltre un mese avrebbe aiutato il giovane che era stato arrestato per il tentato omicidio di aprile in Germania

E' indiziato di favoreggiamento personale con finalità di terrorismo. Il tunisino Nouri Ejjed di 50 anni è stato sottoposto a fermo, provvedimento della Dda di Palermo, perché è accusato d'aver favorito la latitanza prima e la fuga all’estero poi del ricercato internazionale AbidiAymen, destinatario di mandato di cattura europeo spiccato dell’autorità giudiziaria della Repubblica Federale di Germania, perché responsabile del delitto di tentato omicidio, commesso in Lipsia (Germania) in data 09 aprile 2020. Il tunisino fermato oggi avrebbe garantito al ricercato prima rifugio e ospitalità e poi la possibilità di ritornare in Tunisia.

AbidiAymen, dopo i fatti di sangue di Lipsia, braccato dalle forze di polizia tedesche, era riuscito a lasciare clandestinamente la Germania, trovando rifugio a Firenze, dove, lo scorso 23 luglio, era stato rintracciato ed arrestato dalla Squadra Mobile che lo trasferiva al carcere di Solliciano (Fi). Il 17 settembre però, dopo che era stato portato al palazzo di giustizia del capoluogo toscano per comparire dinanzi alla Corte d’Appello per le procedure del arresto, è riuscito a scappare e a far perdere le proprie tracce.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Calogero Ferrara e Renza Cescondella della Dda di Palermo, e condotte dai militari del nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Agrigento, hanno dimostrato che Abidi, a settembre, ha raggiunto la Sicilia ed ha trovato accoglienza, per oltre un mese, in un’abitazione di un piccolo centro della provincia di Trapani.

Il 28 ottobre, il ricercato tunisino è stato trasferito in un capanno nei pressi di un molo del Trapanese dove, il 31 ottobre, è stato fatto imbarcare su un gommone diretto in Tunisia dove è stato preso in consegna da un sodale del cinquantenne fermato oggi.

Nelle intercettazioni agli atti d’indagine, Ejjed si diceva orgoglioso, nonostante il rischio di essere arrestato, di aver assicurato la fuga all’estero di Abidi che rischiava di essere condannato in Germania per fatti legati a presunte attività terroristiche.

Il provvedimento di fermo si è reso necessario - hanno reso noto dalla Guardia di finanza - perché Ejjed Nouri, avendo il sospetto di essere indagato e temendo di poter essere arrestato, aveva pianificato di scappare a sua volta in uno stato estero dove poteva contare sull’appoggio di propri familiari.

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