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Cronaca

I soldi per Malattie infettive ci sono, Razza: "Il reparto è una priorità"

L'assessore regionale alla Sanità: Dopo l’approvazione dell’atto aziendale vi sarà la formazione della dotazione organica che avverrà entro un paio di mesi al massimo e quindi si potrà fare il concorso per la conseguente attivazione"

“E’ una priorità. La realizzazione di questa struttura, per me, è una delle più importanti priorità per la provincia di Agrigento. Peraltro, l’azienda sanitaria provinciale ha avuto riconosciuto un significativo tetto di spesa che gli consente di avere circa 12 milioni di euro in più, quindi ha anche tutta la dotazione economica per fare fronte anche ai concorsi per l’attivazione”. L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, non ha alcuna esitazione: Malattie infettive, all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, s’ha da fare.

“Mi aspetto che dall'azienda sanitaria provinciale vi sia, subito dopo l'approvazione dell’atto aziendale e della dotazione organica, ogni attività conseguente. Il tutto non è collegato, come impropriamente è stato fatto, alla tragedia che ha riguardato Loredana Guida” – ha chiarito l’assessore regionale - . Razza si è anche documentato su quello che è stato fatto, o non fatto, nel passato: “Ho preso informazioni sul fatto che, nel passato, si era proceduto addirittura alla indizione di un concorso di primario – ha spiegato - . Attivare una struttura complessa di Malattie infettive significa non fare come era stato fatto nel passato, cioè partire dal vertice – ha detto, e in maniera categorica, rispetto a quanto è stato fatto negli anni scorsi - . Significa partire dalla base: individuare le professionalità, le aree da adibire. Sono reparti di alta specializzazione che necessitano di professionalità adeguata”.

La volontà della Regione, come del resto anche dell’Asp – stando a quanto è stato reso noto dall’attuale management subito dopo la tragedia dell’insegnante-giornalista morta a 44 anni per malaria -, c’è. Cosa occorre fare adesso? Qual è, adesso, il passaggio che si dovrà attendere? “Quello che per me era fondamentale è che la previsione ci fosse nell’atto aziendale in maniera tale che l'Asp possa attivarne la funzionalità. Dopo l’approvazione dell’atto aziendale vi sarà la formazione della dotazione organica che avverrà entro un paio di mesi al massimo e quindi si potrà fare il concorso per la conseguente attivazione – ha spiegato l’assessore Razza - . In Sicilia, abbiamo la presenza di strutture complesse e di Malattie infettive più alta d'Italia”.

Tranne ad Agrigento è stato fatto notare all’assessore regionale. “Agrigento fa parte della Sicilia – ha ribattuto Razza - . Ma è fondamentale anche ad Agrigento altrimenti non l’avremmo riprevista nella rete, non l’avremmo riprevista come struttura complessa”. Sui tempi necessari, l’assessore non si sbilancia. “Ci vorrà il tempo necessario. Non conosco la struttura dove l’Asp può immaginare di allocare il reparto – ha concluso - , ma per me è una della più importanti priorità”. 

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