Covid: gli Open days fanno tornare le file davanti al Palacongressi, l'Asp proroga incarichi agli specializzandi
Per reperire figure sanitarie per fronteggiare anche la gestione del piano vaccinale disposto dall’assessorato regionale alla Salute, l’azienda sanitaria provinciale aveva stipulato dei contratti di collaborazione con specialisti e studenti del penultimo e ultimo anno
Mentre la tre giorni di Open days – iniziativa della Regione per accelerare ulteriormente la campagna di immunizzazione – ha fatto tornare le file per accedere all’hub vaccinale del Palacongressi e l’Asp di Agrigento ha prorogato gli incarichi a tutti i medici specializzandi chiamati in forze per fronteggiare l’emergenza sanitaria, i contagi al Covid-19 si mantengono bassi in provincia.
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Open days fino a martedì
All’ingresso del Palacongressi del Villaggio Mosè, ieri mattina, sono tornate le file. Ad affollarsi c’erano quanti risultavano essere prenotati, ma non tanti, per la somministrazione della seconda dose e quanti invece, per la prima dose, componevano la fila più lunga perché c’erano sia i prenotati, sia coloro che hanno scelto la tre giorni di Open days. Un’iniziativa che era rivolta – e che durerà fino a martedì – ai soggetti con più di 60 anni e alle persone con fragilità di qualsiasi età. I vaccini somministrati erano Pfizer e Moderna. Superato lo “scoglio” iniziale, ossia l’accesso all’hub, poi non si registravano file e medici e infermieri procedevano in maniera rapida e solerte tanto all’anamnesi quanto alla somministrazione del vaccino.
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Prorogati gli incarichi agli specializzandi
Il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, ha siglato l’atto che autorizza la proroga – fino alla fine dell’anno – dei contratti CoCoCo stipulati con i professionisti che “risultano indispensabili a causa del perdurare dello stato d’emergenza sanitaria” – è stato scritto - . Per reperire figure mediche e sanitarie per fronteggiare anche la gestione del piano vaccinale disposto dall’assessorato regionale alla Salute, l’Asp aveva stipulato dei contratti di collaborazione con medici specialisti e specializzandi dell’ultimo anno e penultimo. Contratti che sono stati, appunto, negli ultimi giorni, prorogati e che non si esclude – a seconda di come evolverà l’emergenza determinata dal Coronavirus – possano essere ancora, ulteriormente, protratti.