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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Omessa diagnosi di carcinoma mammario", Asp condannata al risarcimento danni

La donna ha citato l'azienda sanitaria e due medici a comparire - il prossimo 8 marzo - dinanzi la Corte d'appello di Palermo alla quale verrà chiesta la parziale riforma della sentenza di primo grado

Chiedeva 258.296 euro per la "perdita di chance". Il tribunale di Agrigento, accogliendo parzialmente l'istanza, ha condannato l'Asp al pagamento di 79.569,87 euro per il risarcimento del danno, oltre ad interessi legali  dalla data della decione, e di 9.786 per spese legali. Sentenza che l'Asp avrebbe impugnato, ma nel frattempo la donna ha citato l'azienda sanitaria e due medici a comparire - il prossimo 8 marzo - dinanzi la Corte d'appello di Palermo alla quale verrà chiesta la parziale riforma della sentenza di primo grado. E l'ente ha già deciso di costituirsi in giudizio per "evitare il pagamento di somme non dovute" - hanno scritto - .

L'istanza di risarcimento danni, quella originaria di 258.296 euro, era stata fatta perché alla donna - il 31 ottobre del 2011 - durante uno screening mammografico al servizio Radiologia del Poliambulatorio dell'Asp di Agrigento "venne omessa la diagnosi di carcinoma mammario" - emerge dalla documentazione dell'azienda sanitaria provinciale - . L'Asp non aveva aderito al procedimento di mediazione, promosso dalla donna, perché "da relativa istruttoria non sono emersi elementi di responsabilità a carico dei sanitari".

Nel marzo del 2017 è dunque arrivata la citazione dinanzi al tribunale di Agrigento sia per l'Asp che per due medici "per ottenere l'accertamento e la dichiarazione di responsabilità e la condanna in solido al pagamento del risarcimento del danno non patrimoniale (biologico, da invalidità permanente e morale)".   

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