Manomissione dell'impianto antinquinamento e illecita installazione di un dispositivo elettronico di emulazione, dispositivo che consentiva al proprietario dell'autoarticolato di eludere la normativa europea, risparmiando sul costo dell’additivo Adblue che è idoneo a limitare al massimo le emissioni di biossido d’azoto del motori diesel. E' questo quello che i poliziotti della Stradale di Agrigento, coordinati dal vice questore Andrea Morreale, hanno scoperto durante un'ispezione su un autoarticolato adibito al trasporto di alimenti.

All’apparenza, il veicolo rispettava la normativa vigente, ma di fatto veniva totalmente elusa in quanto, tramite la centralina elettronica abusivamente apposta, veniva inibito il funzionamento di miscelazione dell'additivo AdBlue, oggi obbligatorio, provocando emissioni dei gas di scarico ben oltre la soglia consentita a livello europeo. Al conducente è stata elevata una sanzione di circa 400 euro "per aver alterato le caratteristiche tecniche costruttive del veicolo". 

Il dispositivo elettronico è stato rimosso e sequestrato, la carta di circolazione del veicolo è stata invece ritirata. Il mezzo pesante per poter nuovamente circolare dovrà essere sottoposto adesso alla revisione alla Motorizzazione civile dopo aver ripristinato la regolarità dell'impianto antinquinamento.