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Cronaca

Agrigento invasa dai rifiuti, "botta e risposta" tra Comune e Iseda

Gli operatori ecologici in sciopero, la città invasa sai rifiuti, e intanto è in corso un "botta e risposta" tra Comune e il Raggruppamento temporaneo di imprese. A rispondere alla nota del sindaco Firetto, è Giancarlo Alongi di Iseda, il quale afferma che «il costo delle 28 unità soppresse non è stato incluso nell'appalto, non per errore, ma per precisa richiesta dell'Amministrazione»

Gli operatori ecologici in sciopero, la città invasa sai rifiuti, e intanto è in corso un "botta e risposta" tra Comune e il Raggruppamento temporaneo di imprese.

«Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Il comunicato stampa del sindaco Firetto in merito allo sciopero in atto non rispecchia la verità. L’inspiegabile tentativo di ribaltare su altri la responsabilità di una decisione adottata dall’Amministrazione precedente con piena consapevolezza, non può che destare sorpresa e stupore».

A dichiararlo, in risposta alla nota del sindaco Firetto, è Giancarlo Alongi di Iseda, capogruppo del Raggruppamento temporaneo di imprese, il quale afferma che «dalle riunioni effettuate in Prefettura è inequivocabilmente emerso, come dichiarato peraltro da stesso progettista nella stessa sede, che il costo delle 28 unità soppresse non è stato incluso nell’appalto, non per errore, ma per precisa richiesta dell’Amministrazione».

Nelle riunioni tenutesi in Prefettura, precisa Alongi, tra i soggetti invitati a trovare una soluzione c’era anche il Comune, e non solo le imprese e le Organizzazioni sindacali «come si cerca di far credere».

Per Alongi il sindaco «per onestà intellettuale, ha il dovere di comunicare alla cittadinanza che l’impegno assunto dalle ditte circa la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionale era preceduto in capitolato dall’affermazione che "i costi dei lavoratori in argomento erano stati previsti nell’importo in appalto", circostanza confermata anche a seguito di richiesta da parte di una impresa partecipante, prima della gara».

«Appare veramente strano - prosegue Alongi - che in una vertenza nella quale è in gioco la sopravvivenza di 28 famiglie agrigentine il sindaco si tiri indietro con motivazioni pretestuose e prive di qualsiasi fondamento; comportamenti che non possono produrre altro che un inasprimento tra i lavoratori, nella già infuocata situazione. Ci auguriamo che queste dichiarazioni non producano iniziative irresponsabili, che possano mettere a rischio l’incolumità fisica dei rappresentanti delle imprese. Così come il sindaco Firetto auspichiamo che la Prefettura adotti gli Atti conseguenti».

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