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Migranti, Covid-19 e affaire acqua, il neo prefetto alla scoperta delle emergenze: "Verremo incontro alle esigenze di chi è in difficoltà"

Maria Rita Cocciufa non ha - esattamente come i suoi predecessori - la bacchetta magica. Ma ha qualche marcia in più: è donna, è siciliana e punta "al gioco di squadra"

Non ha - esattamente come i suoi predecessori - la bacchetta magica. Ma ha almeno un paio di marce in più: è donna ed è siciliana. Si è insediata stamani - "in un territorio sofferente", come lei stessa lo ha definito - il nuovo prefetto di Agrigento: Maria Rita Cocciufa, originaria di Lentini. "C'è tanta voglia di fare per costruire dei percorsi e venire incontro alle persone che sono in difficoltà. Grande disponibilità da parte mia e dell'istituzione che rappresento, istituzione che è sempre stata molto presente" - è con queste parole che il neo prefetto di Agrigento ha annunciato, durante una video conferenza stampa, "vicinanza vera alla collettività con gli strumenti che abbiamo a disposizione" e "gioco di squadra". "Mi auguro di poter essere veramente utile a questa provincia. Sono tornata in Sicilia con grande gioia e con grande voglia di lavorare insieme" - ha spiegato - .

Maria Rita Cocciufa è arrivata in città: oggi l'insediamento in Prefettura 

Il prefetto Cocciufa ha già contezza, nonostante si sia insediata da pochissime ore, di alcune delle principali emergenze agrigentine: immigrazione (e non solo il "fronte" di Lampedusa) e l'affaire acqua. Per quanto riguarda l'emergenza immigrazione, i problemi più incombenti sono Siculiana che s'è ritrovata ad accogliere - a Villa Sikania (che era stata chiusa) - 72 migranti e Lampedusa dove gli isolani - temendo contagi da Covid - chiedono la chiusura dell'hotspot e che nessuno, finché durerà l'emergenza sanitaria, sbarchi più sull'isola. 

"Conosco già alcuni aspetti delle vicende legate a Siculiana e a Lampedusa - ha spiegato il neo prefetto - e sono le prime cose di cui mi dovrò occupare. Il problema immigrazione, in questo momento, è un problema che ha anche una peculiarità: è immigrazione ai tempi del Coronavirus. Certamente le preoccupazioni dei sindaci sono legittime, d'altra parte loro rappresentano il territorio. Cercheremo di lavorare con loro, in piena sinergia, e in stretto rapporto con l'amministrazione centrale. Li sentirò nelle prossime ore e vedremo di capire come trovare dei punti d'incontro".

"Sono molto felice di essere in questa provincia, e non è una frase fatta. Da siciliana tornare in Sicilia a lavorare per la mia terra e la mia gente è un motivo di grande orgoglio. Anche se in un momento molto difficile, molto complicato. Mai avrei immaginato di trovarmi in una situazione come questa, ma non credo di essere la sola - ha detto il neo prefetto di Agrigento - . Spero di dare un contributo alla gestione delle problematiche di questa provincia che sono molto complesse. Non sono cose però, a me, del tutto nuove perché sono siciliana e so bene come i nostri territori siano caratterizzati da tante problematiche. Il ruolo del prefetto non è quello di avere una bacchetta magica che risolve tutti i problemi, ma quello di lavorare in sinergia con tutte le istituzioni locali per cercare di cambiare certi processi. Facendo un buon lavoro di squadra tanti risultati si possono sicuramente raggiungere. Dico sempre che Agrigento è sinonimo quasi di Lampedusa, ma non credo che sia solo questo. La provincia ha tante situazioni particolari, tante criticità, ha anche tanti elementi di tensione che vanno gestiti. Mi farebbe piacere - ha sottolineato Cocciufa - occuparmi non solo di immigrazione, ma anche di altro. Questo territorio è in sofferenza, basta leggere i dati sulla disoccupazione. Penso che avrà bisogno di tutto il nostro supporto nel momento in cui usciremo, piano, piano, da questa situazione". 

maria rita cocciufa2-2

"Sono orgogliosa di essere donna e di essere donna-siciliana perché non mi è mai capitato, nella mia carriera, di dover rimarcare questo aspetto. La Sicilia è già matura da tempo per avere donne in ruoli di grande rilievo istituzionale - ha concluso il prefetto di Agrigento - . Oggi sono contenta di poter svolgere questo ruolo con la concretezza, la praticità e la velocità nella decisione che contraddistingue la maggior parte delle donne. Velocità perché noi donne siamo state costrette, nella vita, a fare più cose contemporaneamente. Quindi siamo abituate anche a gestire situazioni complicate, difficili". Il neo prefetto ha incontrato tutti i vertici delle forze dell'ordine. "E' il primo atto per cominciare a conoscere il territorio" - ha commentato - . 

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