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Cronaca San Leone

Altri 30 chili di hashish nel Trapanese: l'inchiesta su San Leone si allarga

Il rinvenimento del secondo pacco ha rivoluzionato le ipotesi messe in campo. Quei cartoni sono accidentalmente caduti, forse a causa del maltempo dei passati giorni, da qualche peschereccio? O sono stati lasciati scivolare in mare temendo qualche controllo?

La coincidenza è più che sospetta. L’ipotesi investigativa, abbastanza scontata, è che fra quei due grossi pacchi – contenenti 30 chili di hashish a testa – vi sia più di un collegamento. Verosimilmente entrambi sono caduti, o sono stati lasciati finire in mare, dalla stessa barca. I carabinieri hanno recuperato, sulla spiaggia di Marinella di Selinunte: frazione di Castelvetrano nel Trapanese, un pacco sospetto che conteneva 600 piccoli panetti hashish, di circa 50 grammi ciascuno. E’ accaduto, nel pomeriggio del 2 gennaio in contrada Belìce di mare, grazie ad una segnalazione giunta al 112 e acquisita dai militari dell’Arma della compagnia di Sciacca. Secondo i carabinieri, quell’hashish una volta “tagliato” e immesso sull’illegale mercato dello spaccio avrebbe fruttato più di 200 mila euro. Dell’inchiesta si stanno occupando gli stessi militari della stazione di Marinella e quelli della compagnia di Castelvetrano.

"Montagne" di panetti di hashish ritrovati a San Leone: sequestrati 30 chili di "roba"

Poche ore prima – nella tarda serata del primo gennaio – i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, dopo una segnalazione da fonte confidenziale, segnalazione ritenuta attendibile, hanno ritrovato, dopo un accurato controllo di tutto il tratto costiero, un voluminoso pacco che aveva numerosi strati di imballaggio: il tentativo evidente di rendere impermeabile quel cartone. Un involucro che è stato recuperato nei pressi dell’ex eliporto di Agrigento. All’interno, c’erano 150 confezioni di hashish per un peso totale di 30 chilogrammi.

Ad Agrigento l’ipotesi investigativa che era stata subito avanzata – tutta però da confermare – era quella di una consegna via mare andata male. Il rinvenimento di un altro pacco, contenente altri 30 chili di hashish, sulla spiaggia di Marinella di Selinunte avrebbe rivoluzionato, di fatto, le ipotesi messe in campo. 

Quei due cartoni sono accidentalmente caduti, forse a causa del maltempo dei passati giorni, da qualche peschereccio? O sono stati lasciati scivolare in mare temendo qualche controllo? Le risposte dovranno darle gli investigatori di Agrigento e di Castelvetrano, coordinati dalle Procure della città dei Templi e di Marsala. E’ probabile che uno dei primissimi passaggi investigativi sarà l’analisi dei confezionamenti e di altri eventuali elementi che possano concretamente suffragare il collegamento fra i due rinvenimenti.

Un dato di fatto appare però inequivocabile: grossi quantitativi di “roba” viaggiano in mare aperto. 

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