L'escalation di furti in appartamento, chiuse le indagini per 3 sospettati
Gli indagati hanno, adesso, facoltà - entro 20 giorni - di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa alle investigazioni compiute dal difensore e di presentarsi spontaneamente per rilasciare dichiarazioni
Avviso di conclusione delle indagini per i 3 indagati dell'inchiesta sui furti in appartamento ad Agrigento. Una escalation registratasi fra la fine del 2017 e i primi giorni del 2018. Ad avvisare le persone sottoposte ad indagini e i difensori che le indagini preliminari si sono concluse - atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio - è stato il pubblico ministero Chiara Bisso della Procura della Repubblica di Agrigento. Gli indagati hanno, adesso, facoltà - entro 20 giorni - di presentare, attraverso i propri legali Daniele Re e Calogero Lo Giudice, memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa alle investigazioni compiute dal difensore e di chiedere al pm di compiere atti di indagine, nonché di presentarsi spontaneamente per rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio.
L'escalation di furti in casa, c'è la svolta? Esami su tre sospettati
Sei gli episodi al centro dell'indagine.
Gli indagati, a vario titolo, sono: Fabrizio Rizzo, 28 anni, di Agrigento; Roberto Iovine, 55 anni, di Napoli e Alessandro Rizzo, 26 anni, fratello di Fabrizio.
Fabrizio Rizzo è accusato di avere messo a segno quattro furti in appartamento, fra il 3 gennaio e il 30 aprile del 2018: per quest'ultimo colpo fu arrestato insieme a Iovine che adesso rischia il processo per quest'ultima imputazione. Il coinvolgimento di Alessandro Rizzo scaturisce dall'avere occultato, insieme agli altri due indagati, la refurtiva di alcuni furti commessi nei mesi precedenti.