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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ampliate finestre e creati manufatti ... ma abusivamente, multe e ingiunzioni a demolire

I quattro casi - tre al Villaggio Mosè e uno a San Leone - sono stati scoperti dal nucleo Tutela urbanistica della polizia municipale

In due, al Villaggio Mosè, hanno delimitato aree retrostanti al palazzo dove vivono e hanno realizzato dei manufatti di 30 e 10 metri quadrati. Uno, sempre nel rione commerciale di Agrigento, ha recintato l’area antistante alla sua abitazione, volendo creare forse una sorta di cortile con giardinetto e un altro, a San Leone, ha modificato, ampliandole, finestre e porta-finestra.

I quattro casi di abusivismo sono stati scoperti dal nucleo Tutela urbanistica della polizia municipale, che è coordinata dal comandante Gaetano Di Giovanni. I funzionari di palazzo dei Giganti, per i primi due casi, hanno già firmato delle ingiunzioni di demolizione delle opere edilizie abusive e di ripristino dei luoghi. Per il caso, sempre al Villaggio Mosè, di recinzione – con un muro in conci di tufo e rete metallica sovrastante, il tutto con collocazione di un cancelletto - di 100 metri quadrati, dove è stato collocato un recipiente prefabbricato per uso idrico, è stata invece elevata una sanzione amministrativa. All’agrigentino è stato ordinato di pagare 516 euro. Chi, invece, a San Leone, ha ampliato – senza alcuna autorizzazione – la grandezza di finestre e porta-finestra, alzando anche il muro di recinzione della sua proprietà privata s’è visto notificare un’ordinanza di rimozione e messa in pristino. Avrà 30 giorni di tempo per riportare tutto com’era, demolendo le opere abusive.

Ai due agrigentini che hanno ricevuto l’ingiunzione a demolire, il Comune ha assegnato 90 giorni di tempo per procedere. Decorso questo periodo, sarà elevata una multa che varia da un minimo di 2 mila ad un massimo di 20mila euro e l’eventuale inottemperanza all’ordinanza farà sì che le opere abusive realizzate potranno essere acquisite gratuitamente, di diritto, al patrimonio del Comune. “Le opere abusive acquisite – hanno ricordato da palazzo dei Giganti – saranno demolite con ordinanza comunale a spese dei proprietari, salvo che con delibera del consiglio comunale non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali”. Contro i provvedimenti del quinto settore – Territorio e Ambiente - del Municipio sarà comunque possibile fare ricorso al tribunale amministrativo regionale della Sicilia entro 60 giorni”. Delle verifiche sul rispetto o meno delle ordinanze si occuperà, naturalmente, la polizia municipale della città dei Templi.

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