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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Evasione da quasi 700mila euro, imprenditore nei guai

Doppio procedimento per il 63enne Giovanni Scibetta, accusato pure di avere distrutto le scritture contabili dell'azienda

Evasione per poco meno di 700mila euro: imprenditore agrigentino finisce a processo. Sono due le vicende giudiziarie, appena approdate in aula, in due distinti procedimenti che vedono imputato Giovanni Scibetta, 63 anni, socio liquidatore della società "Fratelli Scibetta", al quale si contesta un'evasione superiore al tasso  di punibilità di 50mila euro ritenuta, quindi, di rilevanza penale. 

Una delle due vicende è stata accertata dall'Agenzia delle Entrate il 27 febbraio del 2018. Scibetta, che ha nominato come difensore l'avvocato Emilio Dejoma, in una circostanza non avrebbe presentato - pur essendo obbligato a farlo - la dichiarazione annuale relativa all'imposta sui redditi per un importo di oltre 63mila euro. Per questi fatti la Procura ha disposto la citazione diretta a giudizio davanti al giudice monocratico Sabrina Bazzano.

Un'altra vicenda processuale riguarda, invece, lo stesso Scibetta per una presunta evasione di imposte sui redditi relative agli anni 2012, 2013 e 2014.

L'imprenditore, secondo quanto ipotizza l'accusa, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul "valore aggiunto", avrebbe omesso di presentare entro i termini di legge la necessaria dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e dell'Iva per l'anno 2012, superando la soglia dell'imposta evasa prevista non dichiarando ricavi per 900 mila euro con base imponibile netta di oltre 636 mila euro con conseguente evasione di Iva pari a 60mila euro e di Ires pari a 175mila euro. Un'ulteriore imputazione scaturisce dall'avere occultato o distrutto le scritture contabili e la documentazione fiscale, di cui è obbligatoria la conservazione, per tre anni, a partire dal 2012.

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