rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Biglietto di sola andata per Londra? Di Maio: "Serve tornare a combattere"

Il ministro degli Esteri, in piazza San Francesco, ha tracciando una sorta di bilancio di quello che fino ad ora - in 18 mesi di Governo - il Movimento Cinque Stelle ha fatto e quello che intende fare  

Biglietto di sola andata per Londra, Berlino, New York? "Conosciamo questo problema, ma stiamo provando a risolvere. Un po' di fiducia ce la meritiamo. E' bellissimo venire qui senza un candidato su questo palco, senza una competizione elettorale. Ci sentiamo come una forza politica sulla quale hanno addossato tutti i problemi di questo Paese: Alitalia, Ilva. Non sono questioni nate 18 mesi fa!".

Il video Il ministro nei luoghi di Camilleri e Pirandello, ma Di Maio non riempie le piazze

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in piazza San Francesco ad Agrigento ha tracciato una sorta di bilancio di quello che fino ad ora - in 18 mesi di Governo - il Movimento Cinque Stelle ha fatto e quello che intende fare.

Luigi Di Maio arriva in provincia

Emigrazione e lotta  

"Abbiamo tanti difetti, tanti problemi e possiamo fare tanti errori. Ma come si fa a dire ad una persona di 30 anni che è colpa sua se l'Italia è in queste condizioni. E' di questo che stiamo parlando. Noi siamo il motivo di tutti i vostri guai degli ultimi 30 anni, nonostante abbiamo 30 anni" - ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, in piazza San Francesco ad Agrigento, riferendosi al deputato agrigentino Michele Sodano (che aveva accanto ndr.) che aveva lasciato Agrigento per trovare lavoro a Copenaghen. "Quando ho conosciuto Michele, io dissi: l'unico modo per tornare in Italia è tornare a combattere. Non puoi pensare che quelli la che ti hanno mandato qui, ti risolvano qualche problema. Tu sei qui, a Copenaghen, - ha ricordato Di Maio il discorso fatto a Michele Sodano - perché qualcuno deve aver utilizzato la cosa pubblica come bancomat per se stesso. Se non torni a combattere, cambia niente".

18 mesi di Governo 

"Quando siamo arrivati al Governo 18 mesi fa, e ci perdonerete se in 18 mesi, di cui 2 mesi di crisi di governo che ci dovete stornare dal conto, non abbiamo già risolto tutti i problemi di 30 anni di malaffare. Ci scuserete per questo - ha detto sarcasticamente - . Faremo di meglio. Ma vi posso assicurare non c'è niente che fa arrabbiare di più che vedere quello che quando io guardavo la televisione con mio padre, a 11 o 12 anni, e lo vedevo nel salotto di Bruno Vespa, a pontificare sul fatto che bisognasse tagliare i privilegi della politica però intanto se li intascava tutti. Non c'è niente di peggio che vederlo, oggi, all'Opposizione, a dire: voi non avete ancora cambiato l'Italia. E lì l'unica risposta che gli puoi dare è: ma tu stai ancora qua? Stai veramente ancora in Parlamento? Credo che dobbiamo ristabilire un po' di buon senso".

La nascita del movimento

"Questo movimento è nato perché c'era tanta gente che aveva smesso di occuparsi dei problemi vostri. Si faceva eleggere, scompariva e ricompariva solo al momento delle elezioni. Dopo un poco ha capito che solo creandovi i problemi - ha spiegato Di Maio - poteva avere il vostro voto. Più ve ne creava e più aveva qualcosa da promettervi il giorno dopo".

Il caso Ilva 

"In queste ore, c'è alla presidenza del Consiglio, il tavolo con questa multinazionale indiana che, a Taranto, dopo aver firmato un contratto se ne vuole andare. Li abbiamo trascinati in tribunale per due settimane e gli abbiamo detto chiaramente: avete firmato un contratto con lo Stato, vi siete impegnati ad assumere 10.500 persone e solo per questo vi abbiamo dato quell'azienda che era dello Stato - è entrato nel merito della vicenda che sta scuotendo l'intera penisola - . Adesso dopo un anno, solo perché il mercato dell'acciaio è cambiato ve ne andate e ci volete lasciare i lavoratori in mezzo alla strada? Non funziona così. Stasera si sono risieduti al tavolo perché un pubblico ministero oggi ha detto che questi signori se ne stavano andando non perché mancava lo 'scudo penale' che noi gli abbiamo tolto. Abbiamo ereditato una serie di problemi, ma adesso noi vogliamo uno Stato che combatta - ha incalzato Di Maio - . Uno Stato che si fa rispettare dice: tu hai firmato un contratto, resti qui! E devo dire che anche la magistratura sta facendo il suo lavoro e siamo arrivati al punto in cui si è riconosciuto che quelli non se ne potranno andare e si sono riseduti al tavolo con noi. E questo vale per tante questioni, anche per la vostra terra" - ha detto il ministro rivolgendosi agli agrigenti presenti: circa 300 persone - .

Esportazione del made in Italy

"Sto al ministero degli esteri perché voglio far conoscere quello che fanno i nostri agricoltori, gli artigiani nel mondo. Si chiama esportazione del made in Italy ed è il più grande strumento che abbiamo per far conoscere i nostri prodotti e aumentare i posti di lavoro qui. Prima si esportavano le industrie, le aziende e ci lasciavano i posti di lavoro vacanti qui. Se invece portiamo il made in Italy all'estero, il lavoro si dovrà fare qui e quindi aumenteranno i posti di lavoro qui. Questo stiamo cercando di fare" - ha proseguito il ministro Di Maio -  . 

Attacco alla Lega: "Ha fatto cadere il governo"

"Sono stati diciotto mesi difficilissimi, il governo lo ha fatto cadere la Lega per interessi personali. Mancavano due ore al taglio di 345 parlamentari e hanno fatto saltare il banco". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo ad Agrigento, in piazza San Francesco, nell'ultima tappa della giornata in Sicilia. Il capo politico del M5s ha aggiunto: “Se c’è un problema del sud sono gli amministratori del sud, è inutile che cerchiamo colpevoli che non ci sono. Sono al ministero degli Esteri anche con l'obiettivo di aumentare l'esportazione del made in Italy. Portiamo il made in Italy all'estero e aumenteremo i posti di lavoro qui".

"Va combattuto anche lo smog"

Fra i tanti argomenti toccati da Di Maio anche quello del maltempo che, nelle ultime settimane, ha colpito la Sicilia con due morti. "Il consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento di 10 milioni di euro. Ma il maltempo non si combatte solo stanziando soldi. L'altro giorno abbiamo varato il primo decreto legge contro l'inquinamento ambientale. Abbiamo iniziato a mettere soldi per mettere alberi nelle città e ridurre lo smog. I comuni, adesso - ha aggiunto Di Maio - avranno i soldi per smaltire la plastica e piantumare gli alberi". 

“Subito legge su sanità e conflitto di interessi”

“Chi ha fatto la guerra a Berlusconi per il conflitto di interessi, adesso ha ancora più conflitto di interessi di lui. Chi gestisce l’informazione in Italia gestisce l’economia e questo non può andar bene” - ha detto Luigi Di Maio - . Il ministro ha annunciato due leggi. “Oltre a una legge sul conflitto di interessi, ne faremo un’altra sulla sanità. Non è più possibile che la politica regionale nomini i manager della sanità e poi rispondano alle loro direttive. Nei prossimi mesi faremo due o tre leggi e una sarà certamente in tema di sanità”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Biglietto di sola andata per Londra? Di Maio: "Serve tornare a combattere"

AgrigentoNotizie è in caricamento