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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Feste e riunioni "segrete" nelle case: contagi Covid e ricoveri in aumento, il prefetto: "Dati allarmanti"

Il commissario dell'Asp: "Dalla scorsa settimana, abbiamo anche la variante brasiliana. Un caso è stato certificato per un paziente ottantenne di Canicattì"

I contagi aumentano in maniera significativa, in tutti i Comuni della provincia. "I dati sono allarmanti, nonostante 8 zone rosse, nonostante un incredibile dispiegamento di forze, continuiamo a registrare l'aumento di contagi. E non è un fatto casuale, i contagi aumentano perché le persone continuano a muoversi e continuano a frequentare luoghi pubblici, ma soprattutto continuano a riunirsi in case private per feste ed eventi privati. Non c'è nessuna altra spiegazione se questa provincia è la terza provincia della Sicilia per positivi". Lo ha detto, e non ha nascosto la preoccupazione, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa durante un vertice organizzato al palazzo del Governo.   

"Nelle ultime due settimane, la curva è cresciuta in maniera lineare: viaggiamo ad una media di 100 contagiati al giorno rispetto alle 24 ore precedenti. I contagi avvengono semplicemente perché le persone non rispettano le prescrizioni anti-Covid. Il virus cammina sulle nostre gambe e si diffonde quando le misure di prevenzione non vengono adottate, ossia partecipando alle feste, ad eventi vari. Non ci possiamo più permettere questo allentamento perché le Terapie intensive hanno 15 pazienti (10 ad Agrigento e 5 a Sciacca) e abbiamo 51 pazienti in ricovero ordinario. Tutto questo significa che la variante inglese si sta diffondendo in maniera diffusiva. Ma adesso, dalla scorsa settimana, abbiamo anche la variante brasiliana. Un caso è stato certificato per un paziente ottantenne di Canicattì". Lo ha detto il commissario straordinario dell'Asp, Mario Zappia, durante una conferenza stampa convocata - in Prefettura - per fare il punto della situazione, una situazione ormai allarmante che pone l'Agrigentino come la terza provincia siciliana in termini di contagi, sull'emergenza sanitaria Covid-19. "La variante brasiliana è sei volte più contagiosa rispetto al ceppo originario - ha spiegato il commissario Zappia - . Questi virus se non vengono contrastati con le misure, la diffusione potrebbe diventare incontrollabile. Individuato il caso di Canicattì è stato avviato il tracciamento e fino ad adesso i tamponi sono negativi. Tamponi, tracciamenti e vaccini significa che il nostro sistema sanitario provinciale è sotto stress. Stamattina sono arrivate altre 70 persone, però oltre alla repressione è importante che tutti abbiano coscienza della delicatezza del momento. Non mi sono mai preoccupato del numero dei positivi, ma dei ricoveri. Nel momento in cui, come adesso, i ricoveri crescono, se il trend è questo arriveremo a soglie che sono al limite della sopportazione e questo mettere a rischio l'assistenza a pazienti non Covid". 

Coronavirus, dopo la variante inglese arriva anche quella brasiliana: ansia a Sciacca

"La situazione non è delle migliori. Voglio fare un appello a tutti perché nonostante ci siano tanti Comuni in zona rossa i contagi aumentano. Questo significa che non c'è accortezza e rispetto per la salute altrui perché gli spostamenti continuano ad esserci" - ha detto il sindaco di Agrigento, Franco Micciché, in rappresentanza di tutti gli altri colleghi sindaci della provincia - .

Stamani, in Prefettura, è stato tenuto l'ennesimo comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per pianificare quello che sarà - anche in vista delle prossime festività nalizie - un potenziamento dei controlli da parte delle forze dell'ordine. I Comuni che rischiano di diventare zona rossa potrebbero aumentare: basta che si raggiunga - in proporzione aritmetica - la soglia di 250 casi ogni 100 mila abitanti.

La "guerra" agli assembramenti su aree pubbliche e le decine e decine di controlli - sfociati in centinaia di contravvenzioni e chiusura di locali chiusi - proseguiranno. E' inevitabile che sia così, "ma siamo costretti a ricordare che non possiamo avere una pattuglia ogni 2 metri - ha detto il prefetto Maria Rita Cocciufa - . Come non è possibile entrare nel privato delle case e delle famiglie. Ci ritroviamo, a questo punto, in un ambito in cui nessuno di noi ha la possibilità di entrare, se viene segnalata una festa con 100 persone le forze dell'ordine intervengono, ma se c'è una festa con 30 persone e nessuno segnala come si fa ad intervenire? Il dispositivo che abbiamo messo in atto è il massimo che possiamo fare e lo stiamo facendo da mesi". Al vertice hanno preso parte tutti i rappresentanti provinciali delle forze dell'ordine.   

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