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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Barbecue su terreno demaniale, scale e finestre abusive: 3 ordinanze di demolizione

Dopo gli accertamenti dell'Utc e della polizia municipale, il dirigente di palazzo dei Giganti ha firmato i diversi provvedimenti: 30 e 90 giorni di tempo per ripristinare i luoghi

C'è chi, appropriandosi di un pezzo di terreno demaniale, realizza un'area barbecue e chi, invece, senza alcuna licenza edilizia, rinnova casa: interni ed esterno. E' dura a morire l'abitudine - illegale - a costruire o rinnovare gli ambienti senza tenere in considerazione il Prg, gli uffici comunali e le istanze di concessione che vanno fatte. Tre le ordinanze di demolizioni e ripristino dei luoghi che sono state firmate nelle ultime ore da Antonino Insalaco, dirigente facente funzioni del settore Territorio e Ambiente di palazzo dei Giganti.

Area barbecue su terreno demaniale 

Si sarebbe appropriato di un pezzo di terreno demaniale, quello attiguo al piano rialzato dell'immobile che ha in locazione. Avrebbe realizzato una recinzione con carrello scorrevole e all'interno avrebbe realizzato l'area barbecue con un gazebo in ferro e uno in lamiera zincata e con una scaletta in metallo che collega la parte esterna recintata con il balcone dell'appartamento. Per non farsi mancare nulla, naturalmente, sotto il balcone avrebbe creato, con una struttura precaria di lamiera, un piccolo ripostiglio. Peccato, però, che tutti questi lavori siano stati realizzati senza alcuna concessione edilizia, concessione che non avrebbe potuto mai essere rilasciata perché appunto quel pezzo di terreno è Demanio dello Stato. Dopo il sopralluogo dei tecnici dell'Utc è arrivata, naturalmente, la diffida: l'agrigentino dovrà rimuovere entro 30 giorni, a proprie spese, le opere abusive realizzate e ripristinare lo stato dei luoghi. 

Finestre, gronde, scala e facciata 

Novanta i giorni di tempo concessi invece ad un altro agrigentino che, senza alcun perrnesso e dunque abusivamente, avrebbe tinteggiato le facciate esteme, collocato gronde di legno, prolungato la scala esterna e avrebbe realizzato aperture esterne sia al piano terra che al primo piano, prolungando il parapetto del terrazzo, collocando un cancello in acciaio per la chiusura del cortile, modificando il disegno del parapetto del balcone della facciata principale. La scoperta è stata fatta, in questo caso, dagli agenti della polizia municipale. Altri abusi - che hanno a che fare con la modifica del tetto, la sostituzione degli infissi e il rifacimento dell'intonaco esterno delle facciate - sono stati scoperti a carico di un secondo agrigentino e anche in questo caso sono stati concessi 90 giorni di tempo per procedere, demolendo, a ripristinare i luoghi.  


 

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