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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, scatta l'operazione "Illegal stay": 4 arresti

Fermati due professionisti agrigentini e due cittadini senegalesi: tutti avrebbero collaborato per produrre permessi di soggiorno non in regola. Altri 4 sono indagati a piede libero

Associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, scatta l'operazione "Illegal stay": quattro arresti.

La guardia di finanza di Agrigento, come riporta una nota dello stesso comando, ha proceduto questa mattina al fermo di due professionisti agrigentini, il ragioniere N.V., 55 anni e l'imprenditore S.R., 35 anni (l'unico dei quattro non in carcere, ma ai domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico) e dei cittadini senegalesi M.F.T., 44 anni e P.N. 67 anni. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip del tribunale di Palermo, su richiesta della procura della Repubblica del capoluogo siciliano.

Le accuse

Secondo le ipotesi accusatorie, i quattro hanno collaborato "allo scopo di favorire la permanenza illegale sul territorio nazionale di soggetti extracomunitari richiedenti il permesso di soggiorno, fornendo a questi ultimi documenti contabili e fiscali (quali bilanci d’esercizio, dichiarazioni fiscali, scontrini e fatture per acquisto merce) ideologicamente falsi e/o attestanti elementi e dati non veritieri, ovvero mediante la predisposizione di contratti di locazione o dichiarazioni di ospitalità non rispondenti alla reale situazione alloggiativa dello straniero richiedente; il tutto allo scopo di dimostrare artatamente presso gli uffici preposti delle autorità di pubblica sicurezza il possesso dei requisiti richiesti dalla legge sugli stranieri per il conseguimento del permesso di soggiorno, quale lavoratore autonomo (commerciante)".

In particolare, secondo quanto riporta una nota della Guardia di Finanza, N.V. titolare di uno studio professionale di consulenza contabile e fiscale e responsabile di alcuni noti patronati di Agrigento, "sarebbe stato il capo e promotore dell’ipotizzata associazione a delinquere. Egli avrebbe predisposto le dichiarazioni fiscali e i bilanci d’esercizio delle ditte individuali degli stranieri richiedenti permesso di soggiorno con dati non veritieri, impartendo loro direttive ed indicazioni sulle modalità di compilazione postuma delle ricevute e degli scontrini fiscali e delle fatture d’acquisto, al fine di farli coincidere con i dati relativi ai costi d’acquisto e ai ricavi di vendita riportati nei bilanci e nelle dichiarazioni fiscali falsi". Sarebbe stato sempre lui, secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, ad indicare "ai cittadini extracomunitari i nominativi dei soggetti compiacenti disponibili a rilasciare loro fatture false per operazioni inesistenti". Questi due si sarebbero poi impegnati a svolgere una funzione di intermediari.

M.F.T., inoltre, "si sarebbe anche offerto di sottoscrivere fittizi contratti di locazione con plurimi soggetti stranieri, anche per periodi sovrapposti, al solo scopo di consentire loro di giustificare l’idoneità della situazione alloggiativa quale presupposto per il conseguimento del permesso di soggiorno per lavoro autonomo".

All’imprenditore S.R. - dice la nota della Guardia di Finanza - infine, viene contestato di "essersi prestato ad emettere, dietro indicazione di fatture false in favore di più soggetti stranieri, al fine di supportare le voci per costi d’acquisto riportate nei bilanci e delle dichiarazioni fiscali da presentare a corredo dell’istanza di permesso di soggiorno per lavoro autonomo".

Trentasei le istanze di permesso di soggiorno ritenute "sospette" durante le attività d'indagine: per sette gip "ha valutato sussistente un grave quadro indiziario". Sono stati inoltre notificati 4 avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone al momento indagate a piede libero.

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