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Cronaca San Leone

Resta senza cibo, ma deve prendere le medicine: la Guardia di finanza "salva" il Capodanno di un 90enne

Il pensionato, vedovo e senza parenti conviventi, ha chiesto aiuto alla pattuglia per trovare - nonostante il lockdown - un esercizio commerciale aperto e fare un po' di spesa. I baschi verdi hanno trovato un ristoratore disponibile e hanno offerto il pranzo al "nonnino"

Non aveva nulla da mangiare, ma doveva farlo necessariamente per prendere dei "pesanti" farmaci per le sue patologie. Ha vagato per ore il giorno di Capodanno, alla ricerca di qualche attività aperta dove poter acquistare il pasto. Alla vista - lungo le strade del centro di San Leone - di una pattuglia della Guardia di finanza dei Baschi verdi di Agrigento, praticamente disperato, s'è fermato ed ha chiesto aiuto. Protagonista, suo malgrado, di quella che è stata una sorta di odissea (la ricerca, il giorno di Capodanno e in pieno lockdown, di un'attività commerciale aperta) un pensionato agrigentino di 90 anni. Ai finanzieri, l'anziano ha raccontato d'aver avuto un cortocircuito che ha reso inutilizzabile il frigorifero. E' stato così costretto a gettare ogni cosa, senza avere in casa nient'altro per il pranzo.

Il vecchietto, vedovo e senza parenti conviventi, chiedeva aiuto per trovare un esercizio commerciale aperto, per poter fare un po' di spesa, mettere sul piatto qualcosa di commestibile e prendere dunque tutti i suoi "soliti" farmaci per le patologie con le quali convive da tempo. I militari della Guardia di finanza dei Baschi verdi di Agrigento si sono immediatamente mobilitati. C'era da dare - concretamente - una mano d'aiuto a quell'anziano solo e praticamente disperato. Anche i finanzieri però non sono riusciti a trovare nessun esercizio commerciale aperto. All'improvviso però l'idea: appoggiarsi, chiedere aiuto, a una delle strutture ricettive che ospita le forze dell'ordine in trasferta. E così i finanzieri hanno fatto. Perché il cuore - e la voglia di aiutare chi è in difficoltà - non ha divisa. 

La struttura ricettiva, con annesso ristorante, non ha negato l'aiuto a preparare un pasto - il pranzo di Capodanno - per il novantenne. S'è deciso però, e per non far correre rischi da eventuale contagio da Coronavirus, di non far entrare l'anziano agrigentino in sala. Il pranzo è stato preparato - ed è stato offerto dai due militari di pattuglia della Guardia di finanza - ed è stato consegnato al pensionato che non soltanto ha potuto "festeggiare", sedendosi a tavola, il Capodanno, ma che non ha corso nessun genere di rischio: i farmaci necessari per tenere a bada le sue patologie sono stati assunti. Forse un po' in ritardo rispetto all'usuale "tabella di marcia", ma l'anziano non è stato male. 

I parenti dell'uomo, venuti a conoscenza di tutto quello che era accaduto, da Palermo si sono immediatamente precipitati ad Agrigento e hanno deciso che quel loro congiunto non starà mai più da solo. L'anziano s'è trasferito nel capoluogo. 

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