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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Addebitati 760 euro senza averli mai spesi: 30enne presenta denuncia

L'agrigentina è solo l'ultima vittima di una frode informatica. Urzì: "Credo che sia tempo per sollecitare banche, poste e gestori di servizi finanziari a potenziare le difese informatiche perché, al di là degli importi, il problema sta assumendo dimensioni preoccupanti"

S’è vista addebitare ben 760 euro senza averli mai spesi. Vittima di quella che è stata una nuova – l’ennesima per l’Agrigentino – frode informatica è stata un’agrigentina trentenne. Una ragazza che ha già formalizzato denuncia, a carico di ignoti, alla Questura. La giovane, pare, che nei giorni precedenti avesse effettuato degli acquisti online. Ma tutto era andato, di fatto, a buon fine: senza intoppi, né sottrazione di denaro. Poi, l’amara scoperta. Qualcuno – senza lasciare tracce – s’è appropriato di ben 760 euro in un’unica soluzione. I poliziotti della sezione Volanti hanno già inoltrato l’incartamento ai colleghi della Postale di Palermo. A loro spetterà avviare le indagini per provare ad identificare la persona che ha messo a segno la frode informatica. Un reato che risulta essere in crescendo praticamente in tutta la penisola. Ma che, nell’Agrigentino, sta raggiungendo – senza alcuna sosta - proporzioni importanti.

Ormai il fenomeno della digitalizzazione è sempre più massiccio e diffuso e, complice anche la pandemia Covid-19 e il conseguente desiderio di “maneggiare” meno contante, la crescita del commercio elettronico, ha allargato la fascia di utenza che ricorre a mezzi di pagamento virtuali. Banca via web, carte di credito e di debito, mobile banking e uso di applicazioni sempre più sofisticate sullo smartphone stanno prendendo campo anche in una “fascia” di clientela che prima guardava con ritrosia a questi mezzi di pagamento. A preoccupare sono anche i recenti episodi registrati – in tutta l’isola - da gennaio ad oggi che presentano un pericoloso e strano picco nell’agrigentino.

“Già da gennaio si sono registrate alcune denunce alla Questura di Agrigento – ha dichiarato Gabriele Urzì, segretario provinciale Fabi Palermo e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo – . Al di là della sempre possibile disattenzione di una parte limitata di utenza, credo che sia tempo per sollecitare banche, poste e gestori di servizi finanziari a potenziare le difese informatiche perché, al di là degli importi, il problema sta assumendo dimensioni preoccupanti - ha aggiunto - . Da tempo la Fabi di Palermo denuncia una forte diffusione delle frodi informatiche che non conosce soste e colpisce sempre più i clienti delle banche, - ha spiegato il sindacalista - soprattutto gli utilizzatori di mezzi di pagamento elettronici e di mobile banking accessibili ormai anche tramite App, tanto comode quanto, a volte, inconsapevolmente insidiose”. 

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