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Cronaca

"Lavori abusivi in un ristorante e in due sottotetti", firmate le ordinanze di demolizione

La squadra Edilizia della polizia municipale è stata incaricata di effettuare, alla scadenza del termine, le necessarie verifiche e di segnalare l’ottemperanza o meno

Talvolta sembra scomparire. Poi, però, all’improvviso, riemerge. E lo fa in maniera evidente. Non plateale come un tempo, ma comunque evidente perché la polizia municipale e i responsabili di palazzo dei Giganti firmano informative e provvedimenti. Arrivano quindi le diffide alla rimozione e messa in ripristino e le ordinanze a demolire. Vengono assegnati dei termini entro i quali provvedere e la “minaccia” è quella della sanzione amministrativa che varia da 2 a 20 mila euro, dell’intervento d’ufficio e della segnalazione in Procura. Si tratta del fenomeno dell’abusivismo edilizio, fenomeno che in città – per decenni – ha fatto da padrone.

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Tre i casi scoperti nelle ultime settimane e per i quali sono stati già firmati le relative ordinanze. Il più emblematico è quello di un ristorante a San Leone. Le ispezioni avrebbero fatto emergere che, in difformità all’autorizzazione rilasciata per lavori di manutenzione straordinaria del fabbricato, sarebbe stata realizzata una chiusura perimetrale, il livellamento dello spazio esterno con la collocazione di una struttura prefabbricata, la collocazione di una scala e l’installazione di una recinzione. Fatta la scoperta, il dirigente del quinto settore Territorio e Ambiente, Giuseppe Principato, ha diffidato il legale rappresentante dell’attività “di rimuovere a propria cura e spese le opere abusive, ripristinando lo stato dei luoghi entro 30 giorni”.

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L’avvertimento è sempre lo stesso: “In difetto si provvederà a norma di legge”. La squadra Edilizia della polizia municipale è stata, naturalmente, incaricata di effettuare, alla scadenza del termine, le necessarie verifiche e di segnalare l’ottemperanza o meno. In centro urbano, invece, è stato scoperto il caso in cui – in assenza di permesso di costruire – sono stati realizzati dei lavori di recupero abitativo del sottotetto di un immobile. E’ stato ordinato dunque, dai dirigenti di palazzo dei Giganti, la “rimessa in pristino delle opere abusive”. Assegnato il termine, per provvedere, di 90 giorni. “Decorso infruttuosamente il termine – scrivono dal Comune – si procederà d’ufficio a spese dell’interessato”. Stesso termine assegnato al proprietario di uno stabile del quartiere di Villaseta dove sarebbero state realizzate abusivamente opere di modifica dell’altezza tra il piano del calpestio del locale e l’intradosso della trave della falda del tetto di copertura.

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