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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casteltermini

Aggressioni e minacce, a rischio l'ordine pubblico: questore vieta la "Sagra del Tataratà"

Le sfilate - previste per il pomeriggio e la serata - sono saltate: non ci sono stati "giri", né cavalcate dei vari ceti. Tanta gente, camperisti per la maggior parte, arrivata per assistere ad una delle feste più belle e popolari della Sicilia ha già lasciato il paese

"Nun c'è Santa Cruci se non c'è una sciarra". Ma le "sciarre" (le liti ndr.) degli ultimi giorni hanno fatto saltare la sagra del Tataratà giunta alla 352esima edizione. A firmare l'intimazione - "a non effettuare la manifestazione denominata 'Festa di Santa Croce - Sagra del Tataratà 2019', non sussistendo le adeguate garanzie a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e dell'incolumità degli spettatori" - è stato il questore di Agrigento Rosa Maria Iraci. 

Le sfilate - previste per il pomeriggio: a partire dalle 17,30 - sono saltate. Non ci sono stati "giri", né cavalcate dei vari ceti. Né tanto meno si è arrivati - come la tradizione ha sempre portato a fare - all'eremo di Santa Croce dove avveniva la distribuzione di uova sode, carciofi e vino. 

Casteltermini è, al momento, incredula e confusa. Tanta gente che era arrivata, dal Palermitano e dal Trapanese, - camperisti per la maggior parte - per assistere ad una delle feste più belle e popolari della Sicilia hanno già lasciato il paese. Altri, stanno aspettando di capire come andrà, invece, domani. Sarebbe in corso, infatti, una riunione fra l'amministrazione comunale e i rappresentanti dei vari ceti. C'è comunque una intimazione chiara - inequivocabile - firmata dal questore di Agrigento. 

A portare a questa inattesa decisione sono state delle liti, aggressioni e minacce che si sono registrate a partire da venerdì sera, all'arrivo del corteo storico, nei pressi del monumento dei caduti. Venerdì sera la lite non è degenerata grazie all'intervento tempestivo di alcune persone che provvedevano a separare i litiganti. Oggi, alle 13,30 circa, è arrivata alla stazione dei carabinieri di Casteltermini una telefonata che avvisava di una aggressione ai danni di una persona che sarebbe stata anche minacciata. I ceti e gli organizzatori sono stati sentiti, nel primissimo pomeriggio, dai carabinieri. Pare che abbiano ritenuto che con altissime probabilità avrebbero potuto verificarsi nuovi, e forse più gravi, episodi di violenza, in grado di compromettere la sicurezza dell'evento. 

Grave, di fatto, il danno per Casteltermini, il cui Comune è in dissesto finanziario. La celebrazione dell'antica tradizione popolare ha subito interruzioni solo a causa delle guerre. 

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