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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Microcriminalità / Canicattì

Aggredito, picchiato e derubato: 25enne ferito finisce al pronto soccorso

I medici, dopo tutti gli accertamenti sanitari ritenuti necessari, gli hanno diagnosticato traumi guaribili in una settimana

E’ stato aggredito e colpito ripetutamente al viso per rubargli il marsupio. Ha 25 anni il somalo, residente a Canicattì, che è finito all’ospedale “Barone Lombardo” dopo aver subito una rapina da parte di due sconosciuti. Due uomini che hanno agito, alla villa comunale del viale Della Vittoria, a volto scoperto. Sul caso, l’ennesimo di microcriminalità che si registra a Canicattì, stanno indagando i poliziotti del commissariato cittadino. Non filtrano indiscrezioni, ma la Procura della Repubblica è stata allertata ed è stato, appunto, aperto un fascicolo d’inchiesta.

A rivolgersi ai poliziotti del commissariato è stato proprio la vittima della rapina, il somalo venticinquenne. Il giovane, da tempo residente nella città dell’uva Italia, ha riferito agli agenti di essere stato – mentre si trovava da solo all’interno della villa comunale di viale Della Vittoria – avvicinato e, all’improvviso, aggredito da due individui che hanno agito a volto scoperto. E’ stato, il venticinquenne somalo, ripetutamente colpito al volto e solo così i due delinquenti sono riusciti a sottrargli il marsupio che, pare, contenesse documenti ed effetti personali. Forse, stando almeno a quanto riferito agli agenti della polizia di Stato, in quel marsupio non c’erano soldi.

Il somalo rapinato e ferito è stato soccorso e portato al vicinissimo ospedale “Barone Lombardo” dove i medici, dopo tutti gli accertamenti sanitari ritenuti necessari, gli hanno diagnosticato traumi guaribili in una settimana.

Raccolta la denuncia, a carico di ignoti, i poliziotti del commissariato di Canicattì hanno subito avvisato la Procura della Repubblica di Agrigento e avviato le indagini per cercare, naturalmente, di identificare i due criminali che hanno, appunto, rapinato l’immigrato.

Le bocche di investigatori e inquirenti sono chiuse, anzi sigillate. Nessuno lascia trapelare alcuna indiscrezione: non è chiaro infatti se ad agire siano stati criminali del posto o immigrati. Appare scontato che i poliziotti abbiano già acquisito le immagini di eventuali impianti di videosorveglianza, magari posti a presidio di qualche attività commerciale dell’area. L’obiettivo, e questo è certo, è quello di riuscire ad identificare uno, o entrambi, i delinquenti che, in quello che avrebbe dovuto essere un angolo di pace e serenità: la villa comunale del viale Della Vittoria, si è trasformato, nuovamente, in luogo di gesti di criminalità. 

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