L’ADIC è un’associazione nata per la difesa dei cittadini contro tutte le vessazioni e le situazioni che possono danneggiarli o far venire meno i loro diritti. Detto questo, abbiamo letto la replica della signora Brandara nei confronti del presidente dell’ADIC.  Anzitutto non abbiamo mai detto, affermato e nemmeno pensato che la signora Brandara non avesse la legalità come valore,  ma abbiamo semplicemente detto, con documenti alla mano ( vedi decreto di nomina del Commissario Straordinario  e parere dell’ufficio legale della Regione Siciliana ) che la signora Brandara dal 18 novembre 2017 non ha più i requisiti giuridici per ricoprire il ruolo di Commissario Straordinario del Comune di Licata. Con piacere apprendiamo che anche la signora Brandara , aldilà dei pareri pro veritate da lei richiesti, ha quanto meno il dubbio di non avere tali requisiti, dato che in merito ha anche detto che è disposta ad incontrare il Governatore Musumeci e l’assessore regionale per chiarire la sua posizione e valutare ogni possibile soluzione. 

Affermare che è delegittimante e addirittura "stalkerizzante" la condotta di chi fa rilevare queste cose è come dire che in un paese democratico come il nostro non vi è più libertà di espressione o di pensiero. L’associazione Adic, oltre a fare rilevare la mancanza dei requisiti giuridici per il ruolo di commissario straordinario, ha chiesto anche alla signora Brandara chiarimenti sugli atti da lei deliberati, quesiti a cui non ha mai risposto. 

La signora Brandara nella replica all'associazione ADIC, dice che per rispondere alle questioni inerenti la società di riscossione tributi ed in particolare sui requisiti giuridici per continuare a svolgere il servizio di accertamento e riscossione, darà contezza ai cittadini licatesi, con una nota stampa, non appena le perverrà la relazione della responsabile dell’Ufficio tributi (che per mera fatalità è sorella del presidente dell’ADIC). 

Avendo letto quanto sopra, dopo aver ribadito che nessuno ha mai messo in dubbio le doti morali della signora Brandara, Ella non può dimenticare che il 28 dicembre 2017 ha adottato la delibera n. 114 avente ad oggetto “Riscossione Tributi - Gestione diretta. Gli effetti di questa delibera sono evidenti. Dal primo gennaio 2018 la riscossione dei tributi locali è passata al Comune di Licata e quindi la Municipia S.p.A. non ha piu titolo per riscuotere o per inviare avvisi di accertamento ai contribuenti licatesi. Ora la signora Brandara dice che non appena avrà la relazione della responsabile dell’ufficio tributi ( che, lo ripeto, per mera fatalità è la sorella del presidente dell’ADIC)  darà le risposte ai nostri quesiti. Una simile risposta a nostro avviso non sta né in cielo né in terra, dato che la signora Brandara in pratica chiede all’ufficio tributi di pronunciarsi su un atto che lei stessa ( cioè la signora Brandara) ha adottato e quindi deliberato. Quindi il Commissario  Straordinario sa che la Municipia S.p.A. non ha più requisiti giuridici richiesti per riscuotere i tributi per conto del Comune di Licata, dato che con la delibera n. 114 del 28/12/2017 è stato tolto il mandato alla Municipia S.p.A. a poter inviare avvisi di accertamento.

 Quindi chiediamo di nuovo alla signora Brandara perché nel corso della recente riunione con i vertici della Municipia S.p.A. non li ha  intimati a non inviare più avvisi di accertamento per conto del Comune. Anzi, per  come riportato dalla stampa, nel corso di tale riunione i vertici della Municipia S.p.A. hanno assicurato la “massima assistenza a favore degli utenti, anche per il prossimo futuro” ( non vorremmo che quel che esce dalla porta entri dalla finestra ). Detto questo, per finire, è vero quello che dice la signora Brandara che ognuno è figlio della propria storia e la storia del presidente dell’ADIC è non solo limpida e conosciuta da tutti,  ma, dico di più, ne vado fiero ed orgoglioso e non ho rimpianti.