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Cronaca

Acqua piovana nelle fognature, indagano i vigili urbani: scoperti altri nuovi casi

In caso di inottemperanza si dovrebbe provvedere all'esecuzione d'ufficio a spese del proprietario

Viale Leonardo Sciascia e viale Cannatello. Scoperti tre nuovi casi di immissione di acque piovane - provenienti da pluviali, terrazze e grondaie - nella fognatura destinata alle sole acque nere. Salgono così a 56, dall'inizio dell'anno, gli accertati casi per i quali, nelle ultime ore, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha firmato altrettante ordinanze affinché i proprietari scolleghino - entro 15 giorni - le condutture delle acque bianche al collettore delle acque nere. La scoperta del caso del viale Leonardo Sciascia e dei due lungo il viale Cannatello è stata fatta grazie ad un controllo congiunto tra tecnici ed operai del settore Lavori pubblici e polizia municipale. Verifiche sistematiche durante le quali, sistematicamente, vengono alla luce situazioni di immissione di acque piovane nella fognatura.

La campagna di indagine, mirata alla verifica degli scarichi dei reflui generati dalle abitazioni, va avanti da tempo ormai. I controlli riguardano il corretto smaltimento delle acque piovane nei rispettivi collettori fognari. Lo scopo è individuare ed eliminare le irregolari immissioni diacque piovane nei collettori fognari destinati alle sole acque reflue. L'indagine, svolta dal Comune di Agrigento, era stata sollecitata - anche più volte - da Girgenti Acque che ha evidenziato come "tali immissioni sono la causa delle fuoriuscite di liquami dai pozzetti di ispezione della rete fognante, posizionati lungo la battigia, nel tratto compreso tra la villa Sandro Pertini e la traversa Mare Nostrum a San Leone, nonché dal pozzetto di piazzale Giglia.

Neanche 15 giorni fa erano stati accertati due nuovi casi in viale Cavaleri Magazzeni e alla fine di novembre erano stati scoperti altri 5 casi nelle vie Dell'Araucaria, Edera, Delle Ortensie e Primavera. Lo scorso agosto erano stati, invece, scoperti 5 casi in via Dell'Araucaria e 7 in piazzetta Lampedusa, nel quartiere satellite del Villaggio Peruzzo. A fine giugno scorso erano stati accertati altri 8 casi fra le vie Dei Giardini, Gela, Delle Fuxie, Della Araucaria, Dei Gerani e Delle Primule. Il sindaco in tutti i 56 casi fino ad ora venuti alla luce - compresi gli ultimissimi - è sempre categorico: "Si provveda entro e non oltre 15 giorni a scollegare dal collettore delle acque nere tutte le acque provenienti da tetti, terrazze, spiazzali e caditoie, a salvaguardia dell'igiene, della salute pubblica e della pubblica incolumità. Al termine dei lavori di sconnessione - prosegue il sindaco - si dovrà produrre una relazione tecnica, corredata da elaborati grafici, a firma di un tecnico abilitato, che asseveri la puntuale osservanza dei contenuti dell'ordinanza". In caso di inottemperanza si dovrebbe provvedere all'esecuzione d'ufficio a spese del proprietario. I controlli, in tutte le zone del Villaggio Mosè, San Leone e Villaggio Peruzzo, intanto, vanno avanti.

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