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L’allarme / Siculiana

Frazioni balneari e diverse zone del paese rischiano di rimanere senz’acqua, la rabbia del sindaco: “Inaccettabile”

Siculiana Marina, Pietre Cadute e altre aree del centro abitato potrebbero rimanere senza fornitura idrica. Una situazione che sta diventando insostenibile e che rischia di compromettere la stagione estiva

Stagione estiva fortemente compromessa a Siculiana se non si risolverà al più presto il problema della fornitura idrica. Ad andare su tutte le furie è stato il sindaco Giuseppe Zambito che sottolinea la difficoltà ad intervenire con celerità per la sistemazione di rotture idrico-fognarie in diverse strade del territorio, con gravi disagi per molti cittadini. Per questo motivo il sindaco ha chiesto di essere ricevuto con urgenza dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa.

“Un’economia profondamente segnata dalla pandemia prima e dalla guerra poi  - ha detto Zambito - rischia di crollare a causa della mancanza d’acqua. Sicilia Acque non intende aumentare la fornitura e di conseguenza, soprattutto le zone turistiche, rischiano di rimanere all’asciutto. I cittadini e le attività commerciali sono ormai all’esasperazione e, in alcuni casi, aumentano i rischi igienico-sanitari. Ho chiesto un incontro urgente al prefetto, da sempre disponibile alla risoluzione dei problemi del territorio, affinché, anche in questa occasione, intervenga a fianco dei sindaci.

La problematica non riguarda soltanto il Comune di Siculiana, ma tutti i quelli della costa facenti parte di Aica e pertanto è necessario e urgente la convocazione di un apposito incontro con i vertici del consorzio al fine di definire una strategia prima che la situazione diventi irrimediabile. Mentre siamo fortemente impegnati nell’organizzazione del cartellone di eventi per l’estate e a programmare diverse attività per incentivare il turismo, la nostra azione rischia di venire compromessa da Sicilia Acque. Tutto questo è inaccettabile”.

La replica di Siciliacque.

"I disagi nelle forniture d’acqua che stanno interessando i comuni della fascia costiera dell’Agrigentino non dipendono da Siciliacque, ma con tutta probabilità da un deficit, rispetto agli anni scorsi, di risorse idriche in capo al gestore d’ambito".
È quanto chiarisce Siciliacque, società che gestisce la rete idrica di grande adduzione sul territorio regionale, precisando che "i limiti nella portata dei nostri acquedotti non consentono, se non attraverso una rimodulazione della distribuzione da effettuare in sinergia con il gestore Aica, di incrementare l’erogazione idrica così come chiesto, ad esempio, dal sindaco di Siculiana".
"Al momento – sottolinea Siciliacque – le quantità d’acqua complessivamente consegnate ai comuni serviti da Aica sono maggiori sia a quelle dello scorso anno, quando l’intera Isola era in crisi idrica, sia alle forniture del 2020. Pur comprendendo i disagi per le comunità e le attività commerciali, Siciliacque, tuttavia, può regolare l’erogazione dell’acqua con i tempi tecnici necessari e compatibilmente con le portate degli acquedotti gestiti. In un’ottica di collaborazione con Aica, Siciliacque metterà in campo come sempre ogni azione finalizzata alla risoluzione dei possibili disservizi".

(aggiornato alle 17.33)

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