Torna lo spettro dei licenziamenti per 14 operatori ecologici: salta l'accordo
Tre mesi di riunioni e incontri fra le parti non hanno portato a nulla di concreto viste le lettere di licenziamento che si stanno predisponendo in queste ore
E’ finita sul tavolo del Dipartimento regionale dei Rifiuti, la vertenza dei 14 operatori ecologici, fino al 21 luglio scorso, in servizio nel cantiere di Agrigento e che rientravano nell'accordo sottoscritto un paio di giorni addietro tra Srr Ag4, sindacati e alcune imprese e che prevedeva la ricollocazione del personale ritenuto in esubero dal Comune capoluogo.
Dopo che stamattina si è appreso della predisposizione delle lettere di licenziamento, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica, si sono incontrate a Palermo e hanno ufficialmente chiesto, attraverso un documento congiunto, che sia il Dipartimento ad intervenire sulla vicenda per provare a congiurare il licenziamento di questo personale. La triade sindacale ha chiesto adesso alla regione di interessarsi direttamente sulla questione per evitare il peggio.
In buona sostanza, tre mesi di riunioni e incontri fra le parti, non hanno portato a nulla di concreto viste le lettere di licenziamento che si stanno predisponendo in queste ore. Nell'ultimo accordo infatti, al netto delle indicazioni su dove questi lavoratori sarebbero dovuti confluire, non era affatto spiegato se si trattasse di operatori ecologici o di autisti, se si trattasse di lavoratori a tempo pieno o part-time e soprattutto, se tutte le parti interessate, fossero d’accordo a prendere questi lavoratori. Inoltre, l'accordo è stato siglato senza la presenza di due ditte che avrebbero dovuto assumere parte di queste persone, la Cogesi, appunto e la Giglione.
La dimostrazione della fragilità del documento siglato lunedì, è arrivata stamattina con la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da fonti sindacali, si è infatti appreso, che l'impresa Cogesi di San Giuseppe Jato che si è aggiudicata l'appalto a Siculiana e che, va detto, non era presente alla riunione alla Srr, non vorrebbe procedere all'assunzione delle 4 unità ad essa assegnata, prima della fine del mese di agosto.
A “bocce ferme” si è poi saputo che anche alcuni sindaci non sarebbero poi così entusiasti di assumere nuova forza lavoro nei propri elenchi del personale. Una situazione delicatissima a questo punto che rimette in gioco il futuro professionale di tante persone. Secondo l'accordo sottoscritto nei locali della Srr Ag4, era previsto che due 2 unità sarebbero andate ad Aragona, una all'Aro che raggruppa Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta e Joppolo Giancaxio, 2 unità a Porto Empedocle, 4 a Siculiana, 1 a Siculiana e 1 a Favara. L'accordo era stato firmato da Claudio Guarneri per la Srr Ag4, da Umberto Nero per la Fit Cisl, da Alfonso Buscemi per la FP Cgilm, da Nino Stella per la Uiltrasporti, da Calogero Canta per la ditta Sea, da Mauro Landri per Iseda, da Vincenzo Calabrò per Ecoin e da Calogero Iacolino e Calogero Amico per Icos.