Si aumentò lo stipendio, ex direttore generale dell'Iacp dal gup ma il processo è nullo

Richiesta di rinvio a giudizio nulla e atti restituiti alla Procura che, nelle scorse settimane, ha dimenticato di fissare l’interrogatorio chiesto dall’imputato, l’ex direttore generale dell'Iacp di Agrigento, Ulisse Sajeva, al quale si contesta l’abuso di ufficio. Questa mattina, all’apertura dell’udienza preliminare, il gup Stefano Zammuto, su richiesta del difensore, l’avvocato Nicolò Grillo, ha disposto la restituzione degli atti al pm Antonella Pandolfi perché, quando Sajeva, accusato di essersi aumentato in maniera autonoma e illegittima lo stipendio, ricevette l’avviso di conclusione delle indagini, chiese di essere sentito per tentare di chiarire la propria posizione.

Siracusa resta direttore generale

La richiesta, contenuta in una memoria nella quale si ricostruivano i fatti, non è stata presa in considerazione, evidentemente per un disguido, da parte degli uffici del pm col risultato che il processo non si può celebrare perché il mancato interrogatorio è causa di nullità. Gli atti tornano alla Procura che dovrà prima sentire l’indagato, anche delegando la polizia giudiziaria, e poi chiedere – sempre se sarà dello stesso avviso dopo avere sentito le sue ragioni – il nuovo rinvio a giudizio.

L'ex direttore generale dell'Iacp davanti al gup

Sajeva, secondo la Procura, avrebbe abusato del proprio ufficio vanificando la riduzione dello stipendio che era stata disposta dal commissario dell'Istituto autonomo case popolari, Domenico Armenio.